Altro che Tar. Mentre il Milan volava verso Cagliari, la sentenza piu’ importante per Allegri e’ arrivata dal suo presidente. ”No el capisse un casso”, ha detto in dialetto veneto Silvio Berlusconi durante un evento elettorale nel Padovano, illustrando il suo piano contro il Barcellona, prossimo avversario in Champions League.

”C’e’ una sola maniera per farcela – ha chiarito -, dobbiamo aggredirli fin da subito. Dobbiamo avere un tridente davanti e non farli giocare. Non c’e’ altra via. Altrimenti non ce n’e’ per nessuno”. Ma lo ha detto ad Allegri? E qui il presidente rossonero ha risposto al giornalista del ‘Mattino di Padova’ con un sorriso e ha piazzato la stoccata che rischia di riaprire quella crepa con l’allenatore emersa proprio dopo una partita di Champions contro Messi e compagni il 28 marzo.

Poco prima delle parole di Berlusconi, a Milanello, Allegri, incaricato dal club di dare un marchio di gioco e comportamento alla ‘cantera’ rossonera, si era augurato di restare sulla sua panchina oltre la scadenza del contratto fissata al 2014. ”Lo spero, pero’ sono sempre legato ai risultati”, ha sorriso il livornese, che vive uno dei suoi momenti migliori degli ultimi mesi, e viaggia sull’entusiasmo per i 5 risultati utili di fila e l’arrivo di Balotelli. Nella strategia di gestione rientrano pochi complimenti e un atteggiamento protettivo. ”Mario subisce una pressione mediatica oltre misura. Quello che fa – ha notato l’allenatore commentando le due multe rimediate dal giocatore – e’ esaltato ai massimi livelli, non mi preoccupo assolutamente, agli allenamenti e’ sempre puntuale e ci da’ dentro”. Complice l’infortunio di Pazzini (”Sara’ pronto per venerdi’ contro il Parma”) Allegri con il Cagliari e’ pronto a lanciare Balotelli di nuovo titolare.

”Mario deve crescere di condizione, negli ultimi tre mesi ha giocato poco o nulla, tre partite di fila possono costargli dal punto di vista fisico e mentale”, ha spiegato Allegri, investito dal ct Prandelli del compito di far maturare SuperMario ed El Shaarawy: ”Devono crescere a livello mentale, rappresenteranno l’Italia al prossimo Mondiale, io devo darli a Prandelli nelle migliori condizioni. Con i giovani – ha continuato l’allenatore – bisogna andarci calmi, gestirli bene, possono dare entusiasmo ma perdere anche la misura”. Anche per questo Allegri evita proclami e per capire quanto vale il suo Milan aspetta le sfide con Cagliari, Parma, Inter, oltre al Barcellona nell’andata dei quarti di Champions (dove Balotelli non puo’ pero’ giocare).

”Vediamo dove siamo dopo il derby, in 20 giorni ci giochiamo molto”, ha ammesso Allegri: ”Non eravamo un brutto anatroccolo prima e non siamo stratosferici ora. Ora viene il difficile, il nostro percorso e’ come quello di un centometrista: prima corre in 15 secondi, poi in 10, per scendere sotto 9.99 impiega tantissimo”, ha spiegato l’allenatore che si e’ curato poco della querelle sulla sede della partita con il Cagliari chiusa dal Tar con la conferma di Is Arenas, ma ha perso Constant per una forte contusione alla tibia sinistra. Al suo posto spazio a De Sciglio, con Muntari che dovrebbe tornare titolare dopo 9 mesi al posto di Boateng. Infine Allegri ha risposto diplomaticamente alle ultime dichiarazioni di Cassano, notando che il barese ”ha voluto difendere l’Inter come e’ giusto”. Ed e’ tornato sul mea culpa di Conte con gli arbitri dopo le proteste post Juve-Genoa. ”Lui si e’ fatto garante per conto suo, una scelta giusta, noi – ha puntualizzato l’allenatore del Milan – certe cose non le abbiamo fatte. Bisogna lasciarsi scivolare le cose addosso. Le decisioni arbitrali vanno a favore e sfavore di tutti”.

 

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