Sognare non costa nulla, soprattutto quando è ancora possibile. E il Napoli può ancora sognare di essersi messo alle spalle il periodo nero e di riuscire a riacciuffare quel terzo posto che, intanto, Lazio e Udinese hanno tenuto ben in caldo per gli azzurri a suon di pareggi e sconfitte. A cinque giornate dalla fine, la classifica vede gli azzurri quinti, indietro di 4 punti rispetto ai romani e di uno solo dall’Udinese.
“E’ vero che molte delle squadre impegnate per raggiungere l’Europa sono in calo, ma neanche noi siamo al top e in più nei finali di campionato molto dipende dalle motivazioni di chi incontri”. conferma Walter Mazzarri, che alla vigilia del match di Lecce si sbottona, commentando i risultati poco esaltanti delle dirette concorrenti. E si arrabbia pure quando gli citano Reja che vede il Napoli favorito per il terzo posto: “In questi giochetti non ci caschiamo”, risponde duro. Però Mazzarri sa che si può fare ancora tutto. A patto di portare via punti pesanti nelle due trasferte dei prossimi giorni, domani sera contro il Lecce e sabato nella Roma giallorossa. Mica facile. “Noi vogliamo sempre vincere – spiega il tecnico – poi dipende da come stiamo. E io ho visto dei buoni segnali contro il Novara. Certo domani incontriamo una delle più in forma del campionato, entusiasta, che nel girone di ritorno ha fatto gli stessi punti nostri”. Appunto, mica facile, anche perché Mazzarri cita i pericoli dell’attacco di Cosmi: “Di Michele, quel Muriel di cui tutti parlano e pure Cuadrado. Senza dimenticare centrocampisti come Delvecchio e Blasi”, snocciola. Ok, i pericoli ci sono, ma Mazzarri sa pure che gli azzurri possono ritrovare il gioco e poi man mano la brillantezza fisica: “Mi aspetto ulteriori buoni segnali domani – conferma – anche perché rispetto al nostro momento più difficile abbiamo ormai recuperato tutti e tre gli esterni, importanti nel nostro gioco. E infatti quando ce ne mancavano due su tre abbiamo sofferto”. Già Maggio e Zuniga in campo, Dossena pronto a subentrare, tutti intenti a sostenere Cavani, che domani sarà ancora orfano di Lavezzi. “Sta meglio ma i medici mi dicono di tenerlo a riposo ancora”, dice Mazzarri che non avrà neanche lo squalificato Pandev e quindi punterà ancora su Dzemaili che, come contro il Novara, dovrebbe partire più arretrato rispetto ad Hamsik e Cavani, formando in pratica un centrocampo a cinque con Gargano, Inler e gli esterni Maggio e Zuniga. Dietro, difesa confermata: “Sono orientato a confermare quelli visti in campo con il Novara”, conferma Mazzarri, che conta di recuperare il Pocho per il match di Roma. L’argentino resterà quindi a Castelvolturno ad allenarsi per poi raggiungere i compagni nel ritiro di Roma che scatta da giovedì mattina. “Da Lecce andiamo direttamente a Roma perché ogni minuto è prezioso – spiega il tecnico – per recuperare la forma, per far stare i giocatori a contatto con i fisioterapisti, i medici”. Muscoli servono, perché le idee in campo il Napoli ce le ha. E deve pure fare i conti con le voci che arrivano fuori dal campo. Proprio oggi De Laurentiis ha affermato “Cavani resta”. Precisando poi “resterà come tutti quelli che vogliono restare”. Quindi resta se vuole restare. E ce n’é pure per Lavezzi e la sua clausola di rescissione: “Se c’é nel contratto è perché l’ha voluta lui e prima o poi la eserciterà. Quando lo farà vuol dire che il suo ciclo a Napoli é finito”. Insomma, è pieno mercato. “Ormai – spiega rassegnato Mazzarri – siamo abituati a questo grande fratello mercato tutto l’anno. L’importante è che i giocatori se lo facciano scivolare addosso e io non posso che vigilare su questo”. Vigilare e indicare la strada che, per il Napoli, può portare ancora al traguardo terzo posto.