Il Napoli riprenderà domani gli allenamenti. Sarebbe meglio dire che a Castel Volturno si ritroveranno con Sarri i resti del Napoli. Sono infatti ben 14 gli azzurri convocati dalle Nazionali dei rispettivi Paesi. Perciò all’allenatore mancheranno Gabbiadini, Hamsik, Milik, Zielinski, Mertens, Koulibaly, Hysaj, Callejon, Reina, Maksimovic, Rog, Strinic, Ghoulam e Lasicki. Per riaverli tutti a disposizione il tecnico dovrà aspettare mercoledì della prossima settimana, appena tre giorni prima della partita di campionato con la Roma che è in programma al San Paolo sabato 15 ottobre, alle ore 15. Considerato che la rosa complessiva del Napoli è composta da 27 elementi, il tecnico ne potrà allenare per diversi giorni meno della metà, considerando anche che Albiol è infortunato e che Chiriches è soltanto in via di guarigione dopo l’infortunio subito un mese fa in occasione del precedente raduno delle Nazionali. Eppure Sarri mai come in questo momento avrebbe bisogno di tutta la rosa per analizzare a freddo quanto accaduto domenica scorsa a Bergamo. Il Napoli contro l’Atalanta non solo ha perso la propria imbattibilità in campionato, ma ha mostrato chiari segni di involuzione nel gioco, quello stesso gioco che appena quattro giorni prima, in occasione dello scontro di Champions League al San Paolo con il Benfica, aveva esaltato la critica ed i tifosi. Evidentemente c’è qualcosa da rivedere sotto l’aspetto psicologico e certamente l’assenza di tanti calciatori non favorisce l’allenatore nello svolgere questo delicato compito. Per fortuna di Sarri, dedicarsi nelle Nazionali non comporta solo oneri, ma anche qualche onore. E sicuramente alcuni giocatori del Napoli, proprio grazie alla convocazione, torneranno a metà della prossima settimana con il morale alle stelle. E’ il caso di Josè Callejon il quale, a coronamento delle prestazioni di alto livello con il Napoli, ha ritrovato la maglia rossa della sua Nazionale, dopo due anni di assenza. ”Io cerco – ha raccontato oggi ai media spagnoli – di fare del mio meglio a Napoli, il resto non dipende da me. E’ un premio essere di nuovo qui”. Anche Maksimovic dal ritiro della Serbia fa sentire la sua voce. ”Il fatto che sia stato pagato tanto – racconta – non mi mette pressione. La cosa più importante è che abbia firmato, era un mio grande desiderio perché per tre finestre di mercato il Napoli ha provato a prendermi senza riuscirci”. ”Ho scelto l’azzurro – conclude il difensore – perché stiamo parlando di un club molto organizzato che gioca la Champions ed è stabilmente ai vertici del campionato. Sono soddisfatto di questa scelta”.

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