“Sarri ci urla sempre ‘linea alta, linea alta’, vuole un gioco veloce e con pochi tocchi”. Urlacci con l’accento toscano che Ivan Strinic ha sentito particolarmente forte negli ultimi giorni. L’esterno croato è uno dei tasselli della difesa tutta nuova che il Napoli dovrà mettere in campo sabato contro la Sampdoria, visto che il reparto arretrato è stato saccheggiato dalla Coppa D’Africa e Albiol è squalificato. Dopo i mesi dell’abbondanza e delle scarse rotazioni, Sarri è costretto a cambiare tutto: Ghoulam e Koulibaly sono lontani, a sinistra quindi spazio a Strinic e al centro l’inedita coppia Tonelli-Maksimovic, con la sola conferma di Hjsay a destra. Lui, il croato che finora ha giocato solo quattro partite di cui tre dall’inizio, si dice pronto, parlando a Radio Kiss Kiss: “In questa settimana abbiamo lavorato bene – spiega – ci stiamo preparando per la partita contro la Sampdoria che è una buona squadra, con ottimi giocatori soprattutto in attacco. Noi faremo di tutto per vincerla”. Un passo per cominciare bene l’anno nuovo quello che porta alla grande sfida con il Real Madrid: “Il Real – spiega – è tra le migliori squadre d’Europa, ma ci vuole tanto tempo per giocare questa partita. Sarri ha ragione, pensiamo solo alla prossima gara. Con il Real sarà una partita bellissima, ma non è vero che non ci sono chance. Ci giocheremo le nostre carte, soprattutto è importante fare bene nella gara d’andata a Madrid”. Se la difesa è rivoluzionata, Sarri conta su solide certezze negli altri reparti, dove ci saranno i titolari, a partire da Dries Mertens che oggi, insieme ad Hamsik e Pavoletti, ha fatto visita con il ministro della giustizia Andrea Orlando ai detenuti del carcere minorile di Nisida. Il belga è stato applauditissimo, insieme ai compagni, dai giovani detenuti che hanno anche intonato il coro da stadio “Un giorno all’improvviso”. “Resta a Napoli a vita, quando firmi?”, gli hanno chiesto con insistenza i ragazzi di Nisida, con Mertens che ha risposto con un silenzio un po’ imbarazzato, facendo il segno di “niente” con la mano e rivolgendo lo sguardo alla zona dov’erano i dirigenti azzurri. Discorsi ancora da limare, quindi, per il Napoli che vuole trattenere il belga, che vuole però un doveroso adeguamento del contratto vista la fama internazionale che sta aumentando in questi mesi. Mertens ha anche fugato ogni dualismo con Insigne: “Siamo amici – ha detto – lui è un campione e abbiamo bisogno di campioni per vincere”. E i tifosi sperano esploda in magli azzurra anche Leonardo Pavoletti che ha “esordito” proprio a Nisida, a due giorni dal match contro la Sampdoria che non giocherà, sperando però di esordire già il 10 gennaio in Coppa Italia contro lo Spezia. L’ex genoano ha anche spiegato la scelta del numero di maglia: “Il 9 non l’ho mai cercato, non sapevo che numero prendere ma poi mi sono capitate delle coincidenze legate al mio arrivo a Napoli e ho preso il 32, vedremo l’anno prossimo”. E Pavoletti non si è sottratto al confronto con i ragazzi di Nisida anche su temi forti: “Quando si perde nello sport siamo arrabbiati ma cerchiamo subito di reagire”, mandando un messaggio forte ai giovani detenuti perché imparino a fare lo stesso di fronte alle sconfitte della vita.

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