“Nel 2013 abbiamo deciso di lasciare il Real Madrid perché volevamo cambiare aria. A Napoli arrivammo con grande entusiasmo, c’era un progetto ambizioso con Rafa Benitez in panchina, si parlava di miglioramento delle strutture, lotta alla Juve. A mio parere, però, il progetto non è all’altezza di Gonzalo”. Lo ha detto Nicolas Higuain, fratello e manager dell’attaccante argentino del Napoli, in una intervista al quotidiano spagnolo Marca, ribadendo la posizione espressa nei giorni scorsi. “Napoli – prosegue Higuain – ha dato molto a Gonzalo e viceversa, ma il progetto è al di sotto delle sue aspettative. I giovani vanno bene, ma non per competere con la Juve. Gonzalo non rinnoverà il contratto, ne siamo sicuri considerando questa situazione del progetto. Abbiamo un contratto e lo rispetteremo, ma non cambieremo opinione”. Il fratello dell’attaccante ha spiegato che “non ho parlato con altri club, non stiamo valutando l’idea della cessione, non ci sono state offerte concrete” ma ci sono 4-5 club che si possono permettere Higuain. ”Sui contratti – aggiunge – ci sono le firme e il club ha diritto di chiedere la clausola, così come noi abbiamo il diritto di non rinnovare. Si potrebbero permettere di pagare quattro o cinque squadre tra Spagna e Inghilterra, più un club in Francia ed uno in Germania. Simeone? É un grande allenatore, negli ultimi tre anni ha giocato due finali di Champions con un fatturato inferiore rispetto ai grandi, e l’unica squadra che non è riuscito a battere è il Real Madrid. Gonzalo è allenato da Sarri, anche lui un grande tecnico. Vedremo in futuro se sarà agli ordini di Simeone, Guardiola o Conte”. Nicolas Higuain ha anche sottolineato due episodi difficili dell’esperienza del Pipita a Napoli: “Gonzalo a Napoli – ha detto – ha vissuto momenti bellissimi, ma anche molto brutti. Dopo una partita con la Lazio, abbiamo vissuto un episodio di violenza con un gruppo di tifosi, che oggi si saranno sicuramente pentiti. Eravamo in auto mia madre, mio fratello ed io, colpirono un vetro e lo ruppero. Nessuno del club ci contattò per sapere come stavamo. Un altro episodio che non ci fece arrabbiare parecchio fu quando De Laurentiis diede pubblicamente del ‘grasso’ a Gonzalo”.

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