Prima togliersi un sassolino dalla scarpa, poi riservare la massima attenzione al Torino, con un occhio, niente più al momento, al Real Madrid. Il Sarri-pensiero in periodo natalizio è sorprendentemente punteggiato da accenti polemici con gli arbitri che, fino ad ora, non hanno concesso al Napoli neppure un calcio di rigore. “Ne avevamo avuto assegnato uno – dice il tecnico dei partenopei – ma ci è stato tolto in corso d’opera. I numeri fino ad ora sono strani: zero rigori a noi, otto alla Roma, vale a dire le due squadre del campionato che giocano più palloni nell’area di rigore avversaria”. “E’ un numero strano – commenta ancora il tecnico – e spero che nel corso della stagione si riassesti. Non so che dire, se non rischiando di andare incontro a polemiche. Penso comunque che questo numero sia destinato ad equilibrarsi. Successe anche l’anno scorso ed un po’ il dato finì per cambiare. Speriamo che accada anche quest’anno e che sia un equilibrio vero”. Arbitri a parte, l’attenzione di Sarri è rivolta al Torino, alla vigilia di una gara che lui spera confermi i recenti ed evidenti progressi della sua squadra. “Il Toro – osserva – è una grande squadra guidata da un grande allenatore, ha una notevole pericolosità offensiva e gioca sempre partite di grande livello. Quest’anno ha creato difficoltà a tutti. Cercano sempre e comunque di giocare ma bisogna impedirglielo perchè negli ultimi venti metri sono una squadra di grande pericolosità”. In settimana l’attenzione dei tifosi si è rivolta però alla Champions, e Sarri non si sottrae al commento del sorteggio europeo ma con i suoi soliti toni distaccati. “Giocare contro il Real – dice – è un piacere, ma avremo tempo e modo di pensarci. Credo che per tutti sia bello andare a giocare al Bernabeu. E’ una partita prestigiosa, bellissima, contro avversari quasi proibitivi. Però nello spogliatoio abbiamo risolto la questione in dieci secondi. E’ stato un bellissimo sorteggio che ci crea qualche problema e per il momento finisce qui”. Il risultato di Juve-Roma dice che non gli interessa. “Non penso neppure di vederla in tv. Siamo proiettati sulla gara con il Toro e ci rilasseremo a cena. Noi pensiamo al nostro campionato. Veniamo da partite di buon livello tecnico ma non mentale. Stiamo crescendo, ma dobbiamo trovare continuità. Occorre andare avanti su questo percorso senza fare calcoli su altre squadre, cercando di crescere a livello di mentalità”. La formazione di domani non è ancora decisa. “Non so ancora tra Chiriches e Maksimovic chi sostituirà Koulibaly. In ogni caso si gioca anche giovedì e c’è spazio per tutti”. In attacco difficilmente si sarà dall’inizio per Gabbiadini, anche se Sarri ha sempre fiducia in lui: “Ha un potenziale altissimo e spero che lo tiri fuori al 100%. Nelle ultime gare ha mostrato ampi segnali di crescita. Io cercherò di metterci tutto ciò che ci posso mettere, il resto lo deve fare lui”. Una risposta piccata a chi lo ha criticato per qualche risultato non esaltante. “Delle critiche che provengono dall’esterno, così come dei complimenti – osserva – non me ne importa niente perché arrivano solo in relazione ai risultati e dunque non c’è motivo nè di compiacersi né di arrabbiarsi”. Pavoletti? “E’ un giocatore del Genoa – conclude Sarri – e io non parlo di mercato”.