Inter, ricordati chi sei e potrai anche tornare lassu’. Speciali pillole di autostima prescritte da un medico normale, ma di buon senso. Claudio Ranieri riporta cosi’ i nerazzurri alla vittoria, ”l’unica cosa che ti da’ veramente morale. O pensate che io sia davvero l’aggiustatore? Ma non scherziamo…”. Intanto pero’, un gruppo sottoterra dopo la sfortunata ‘cura Gasperini’, viene risollevato al primo colpo. Bastava, in fondo, un primo tempo giocato al Dall’Ara ”in modo pratico, fresco e bello”. E un secondo piu’ cinico: ”Avevo chiesto ai ragazzi di mettercela tutta al di la’ del risultato. Ed e’ bello vedere i campioni fare i campioni”. Nessun dubbio sull’esempio da seguire: ”Zanetti, che si va a prendere il fallo del terzo gol. Se questo e’ il suo buongiorno andiamo bene”. Dal capitano, un modello per il carattere: ”E’ questo lo spirito che mi piace, ho visto un bel senso di abnegazione da tutti”. Avanti cosi’, e non si pone limiti: ”Ora non guardo la classifica, guardo a Mosca, al Cska. La guardero’ quando siamo vicini alla testa. Ma il nostro livello e’ altissimo. Se recuperiamo tutti i giocatori, riprendiamo autostima,facciamo qualche punto in piu’, arriviamo lassu’ in cima. A giocarcela con tutti gli altri”. D’altra parte quello che ha a disposizione ”e’ un buon gruppo, e’ sano, sono campioni – aggiunge Ranieri – e chi ha conosciuto il dolce non riesce ad abituarsi all’amaro”. Uniche preoccupazioni, appunto, il recupero degli infortunati. A partire da Snejder, che non ci sara’ a Mosca, e forse nemmeno con il Napoli. Ranieri affronta problema alla volta, senza nasconderli: ”Volete togliermi anche il sangue?”, scherza con i cronisti che gli ricordano che in Russia non avra’ neppure Muntari, Forlan, Motta e Stankovic. Soddisfatto anche Pazzini, finalmente dal primo minuto: ”E’ una spinta anche per la Champions. Le vittorie aiutano sempre. Anche in Europa vogliamo metterci in carreggiata”. Felice Diego Milito, che ha detto di voler ”condividere i punti anche con il mister Gasperini”. Il sorriso dell’Inter rovina un pomeriggio in cui il Bologna ha onorato l’impegno. A fotografare la diversita’ dei nerazzurri rispetto a quelli di Novara, e’ l’allenatore rossoblu’: ”Erano umili, facevano il compitino. E aspettavano le giocate dei campioni che sono arrivate”. Bisoli se ne torna a casa convinto ”di aver giocato alla pari con una grande squadra, costruita per vincere”. Come era la Juve alla quale i rossoblu’ hanno strappato il pari in settimana. Quindi il bilancio e’ positivo anche se i suoi rimangono fermi ad un solo punto: ”Ai miei ho detto: complimenti Bologna. Dopo la partita di Torino abbiamo dimostrato di giocarcela con tutti, peccato perche’ gli episodi ci puniscono. Ma questa e’ la strada giusta.”. Bisoli e’ dispiaciuto anche per gli infortuni, che lo hanno obbligato alle sostituzioni. Preoccupazione per il portiere Gillet, portato via in ambulanza per un colpo subito in uscita. Per lui e’ la seconda volta, in pochi giorni, dopo che aveva perso i sensi a Torino per un colpo alla testa. Con una forte contusione alla spalla, e’ stato portato all’ospedale Maggiore per accertamenti.