Centinaia di posti rimasti vuoti sulle tribune nonostante il tutto esaurito dichiarato e l’impossibile caccia al biglietto, black-out delle informazioni a pubblico e giornalisti durante la prova di ciclismo su strada, visitatori al Parco Olimpico che si lamentano perche’ non si vede la torcia. Al secondo giorno di gare sono le polemiche a tenere banco ai Giochi di Londra.

Il problema piu’ grave, sottolineato anche dalla Bbc, sono i vuoti sulle gradinate. Il presidente del Comitato organizzatore (Locog), Sebastian Coe, dice di non essere preoccupato: ”Non si puo’ dare un giudizio da quello che si vede nei primi giorni, sono problemi che si risolveranno da soli”. Ma ammette che ieri studenti, insegnanti e anche soldati impegnati nei servizi di sicurezza che erano in turno di riposo sono stati impiegati per riempire qualche centinaio di posti, in particolare nell’impianto della ginnastica a North Greenwich. Che un certo nervosismo regni tra i responsabili dell’organizzazione e’ dimostrato dagli scambi di battute tra lo stesso Coe e i giornalisti nel briefing quotidiano del Cio e del Locog. ”Se volete vi mostro le fotografie delle tribune che ho fatto ieri durante le gare di ginnastica”, dice un giornalista aprendo la raffica di domande sull’argomento. ”Non mi interessano le sue fotografie delle vacanze”, risponde acido il presidente del Comitato organizzatore. ”Ma l’esperienza delle edizioni precedenti – aggiunge – dimostra che nella fase iniziale dei Giochi problemi come questi ci possono essere. E’ ancora presto per dare un giudizio. E comunque ci sono impianti che ieri erano pieni, come quello della pallavolo”. Secondo la stampa britannica, il problema sarebbe in gran parte dovuto ai biglietti assegnati agli sponsor e rimasti inutilizzati. ”No, non e’ un problema di sponsor”, dice Mark Adams, direttore della comunicazione del Cio. E comunque, sottolinea Coe, i posti riservati a loro sono solo l’8 per cento del totale. Nessuna lamentela, assicurano gli organizzatori, e’ arrivata finora dalle televisioni che si sono assicurate i diritti per trasmettere le gare a suon di miliardi di sterline. E nemmeno lo stato d’animo di chi prende parte alle gare sarebbe influenzato negativamente dalla vista di tribune in parte deserte, assicura Frankie Fredericks, presidente della Commissione atleti. ”Quando si impiegano quattro anni a preparsi a questo appuntamento – dice – non si guarda a qualche centinaio di posti vuoti tra il pubblico”. Rispondendo alle proteste della stampa, Sebastian Coe assicura di avere gia’ tenuto riunioni per discutere gli inconvenienti verificatisi ieri durante la prova di ciclismo su strada, con un black-out delle informazioni sui distacchi cronometrici. ”Cercheremo di fare in modo che la cosa non si ripeta”, promette. Quanto alla torcia olimpica, sistemata all’interno dello stadio e invisibile da fuori, Coe difende la scelta ribadendo che si e’ ispirata alla soluzione gia’ adottata per le Olimpiadi del 1948. E a chi gli fa notare che in altre edizioni, per esempio ai Giochi invernali di Vancouver, la torcia era una delle attrazioni per il pubblico, risponde secco: ”Noi non siamo Vancouver, per noi va bene cosi”’.

 

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