«Devo combattere la mafia che ancora rimane dentro la Fifa, e lottare contro coloro che hanno rubato per tanto tempo. Veramente voglio entrare nella Fifa, e cercare di fare pulizia». Intervistato da ‘Tv America’, Diego Maradona conferma l’intenzione di candidarsi alla presidenza dell’ente calcistico mondiale, e quindi sfidare gli altri ex fuoriclasse Michel Platini e Zico che già si sono fatti avanti ufficialmente. «Sì, mi presenterò – ha detto ancora l’ex idolo del Napoli – e ci sono molti giocatori che mi appoggiano. Vogliamo lottare contro la mafia del calcio, e combattere certi ladri in guanti bianchi. E ora c’è di mezzo l’Fbi e gli americani sono gente seria». Maradona ha poi parlato dell’ex moglie Claudia Villafane, con cui è in lite giudiziaria, definendola «ladrona e avara» e delle figlie per dire che «a parte Giannina e Dalma, il resto della gente voleva vedermi morto». Intenerito dal ruolo del nonno, ha rivelato di aver regalato al nipotino Benjamin, nato dalla relazione di Gianinna con l’attaccante del Manchester City ‘Kun’ Aguero, la maglietta indossata nel quarto di finale di Messico 1986 contro l’Inghilterra, quando il numero 10 dell’Argentina poi campione del mondo Diego realizzò il gol della «mano di Dio» e quello da molti considerato il più bello della storia del calcio. «Un giorno ho detto a ‘Benja’ che gli avrei regalato una maglietta, e lui mi ha detto che voleva quella. Già se ne intende…», ha raccontato Maradona. Diego ha anche detto che la figlia Gianinna, madre di Benjamin, non gli fa vedere il nipotino e ha attaccato anche Diego Armando junior, il figlio napoletano avuto nell’86 da Cristiana Sinagra: «Riconoscergli qualcosa? No, è nella mia lista nera».