Una sconfitta, l’ennesima in questa prima parte di stagione, ma soprattutto uno spogliatoio ‘spaccato’. Il cammino di Jose Mourinho al Real Madrid sta assumendo sempre più i contorni di una ‘marcia funebre’, con il Barcellona addirittura 16 punti sopra in campionato, mentre la stampa si interroga sempre di più sul suo futuro in Liga.
La scelta tecnica di mandare Iker Casillas in panchina ieri sera nel posticipo di Malaga è suonata come una vera sfida lanciata allo spogliatoio e la stampa sportiva oggi non perde occasione per rimproverargliela. “Mou è coperto di ridicolo”, titola ‘Marca’ che mette un’emblematica foto di Casillas con la testa china in panchina. “Mourinho è diventato un problema insopportabile”, scrive l’autorevole ‘As’. Ancora più severo il catalano ‘Mundo Deportivo’: “Mou non solo ha relegato in panchina uno dei migliori portieri del mondo e il capitano della squadra, ma anche il leader dello spogliatoio”.
Insomma, la sconfitta di Malaga (3-2), settima stagionale, stavolta ha lasciato il segno, compromettendo definitivamente le possibilità di difendere il titolo. A rendere ancora più incerto il quadro è stata la decisione dello ‘Special one’ di far accomodare in panchina una delle bandiere madriliste, quell’Iker Casillas che – si dice – sia diventato dei critici più severi nello spogliatoio: erano 10 anni che l’estremo difensore campione del mondo e d’Europa non si accomodava in panchina per scelta tecnica. Ormai in soffitta il bis in Liga, per i blancos la stagione girerà intorno alla Champions League, con il difficile e storico scontro contro il Manchester Utd a febbraio. Prima però, Mourinho dovrà cercare, dopo la pausa natalizia, di ribaltare il 2-1 subito a Vigo nei sedicesimi di Coppa del Re. Va da sé che l’eliminazione clamorosa renderebbe ancora più fosco il quadro.
“Se avessi la sensazione che i miei giocatori hanno perso ogni velleità per me sarebbe difficile continuare”, ha detto il tecnico portoghese. “Però – ha aggiunto – vedo che i giocatori hanno voglia. Hanno giocato abbastanza bene per vincere ma non hanno avuto fortuna”. Sergio Ramos, un altro dei capitani storici del Real, si è detto sorpreso per l’esclusione del suo compagno di squadra: “Non è normale o abituale vederlo in panchina – ha detto – ma é una decisione per l’allenatore. Iker è il capitano della squadra, un leader e un giocatore chiave”. Se poi questa cosa sia l’allontanamento di Mou è presto per dirlo, considerato che la storia del Real insegna che si sono stati allenatori licenziati per molto meno al Bernabeu.
Mourinho ha prolungato il suo contratto fino al maggio 2016 e rescinderlo sarebbe molto oneroso per le casse di Florentino Perez che dovrebbe ‘scucire’ – si dice – qualcosa come 20 milioni di indennizzo. Intanto, i tifosi del Real, che hanno ripetutamente fischiato Mourinho per il gioco poco spettacolare e troppo difensivo della squadra, sarebbero a grande maggioranza a favore della partenza anticipata del tecnico: addirittura c’é stato l’80% di ‘si’ ad un sondaggio pubblicato sul sito di Marca (“siete favorevoli o meno alla partenza di Mourinho?”