QUARTO – Pieno successo dell’iniziativa ‘Diamo un calcio alla camorra’ promossa per sostenere la squadra del Nuovo Quarto calcio per la Legalità in occasione del match casalingo contro il San Pio Mondragone, in programma questo pomeriggio allo stadio ‘Giarrusso’. Ad esprimere la solidarietà a favore della squadra simbolo dell’antiracket flegreo è arrivato anche il presidente della provincia di Napoli, Antonio Pentangelo.
“Sono qui – ha detto – per dare sostegno ed esprimere piena solidarietà al progetto della Legalità della Nuova Quarto Calcio. Iniziative di questo genere sono importanti ed hanno bisogno del sostegno delle istituzioni e della gente. E’ necessario andare avanti con convinzione e non lasciare soli i soggetti impegnati”. L’iniziativa di solidarietà e sensibilizzazione sul progetto legalità interpretato dalla squadra di calcio di Quarto era stata lanciata da alcune associazioni sociali del territorio e promossa dall’ex sindaco del comune flegreo, Massimo Carandente Giarrusso, dimessosi lo scorso luglio dall’incarico, sebbene non indagato, a seguito di una indagine della Dda di Napoli su presunti favori urbanistici goduti dai clan camorristici della zona con la compiacenza di amministratori e dipendenti del comune quartese. Alla manifestazione hanno aderito tutte le forze politiche locali e tutte le scuole del territorio che hanno inviato proprie delegazioni. Soddisfatti gli organizzatori per la giornata di sport e solidarietà che è coincisa con una perentoria vittoria della Nuova Quarto Calcio per la Legalità ai danni del San Pio Mondragone per 6-0. La squadra flegrea conserva la testa della classifica del girone ‘A’ di Promozione in coabitazione della Frattese a sua volta vittoriosa in trasferta. Il sodalizio flegreo, come è noto, è stato sottratto dalla Dda di Napoli al controllo dei clan malavitosi imperanti nella zona flegrea e di Quarto e tenuto in vita grazie all’azione di SOS Impresa e del presidente Luigi Cuomo, che è l’amministratore unico del rinato club. Nei mesi scorsi la società è stata oggetto di diverse azioni di vandalismo che hanno portato, tra l’altro, alla distruzione delle panchine sul campo di gioco e alla sottrazione dei trofei sulla legalità custoditi all’interno dello stadio comunale.