Il campionato, l’Europa, il futuro molto vicino e il Natale. È un Aurelio De Laurentiis a tutto tondo quello intervenuto ai microfoni della radio ufficiale per fare il punto della situazione in casa Napoli. «Con la Spal è stata una vittoria importante, hanno un allenatore molto accorto, è una squadra pericolosa. Fa piacere perché significa che non tutte le seconde della seconda parte della classifica non sono attrezzate, ma il campionato resta sbilanciato perché i regolamenti non sono corretti», ha detto il patron. «Ho già detto a Gravina che è meglio aprire un tavolo con Giorgetti, il calcio è importante in Italia con 40mln di tifosi e non bisogna scherzare. Non ci interessa il populismo, ma la concretezza perché dobbiamo recuperare su Germania e Inghilterra in termini di fatturati. Noi siamo dei sopravvissuti, avendo una squadra in D a volte mi ritrovo a giocare sui campi addirittura in terra, significa che non s’è fatto niente e bisogna voltare pagina». Protagonista del momento in casa azzurra è quel Meret fortemente voluto da De Laurentiis. «Non ho avuto mai dubbi su di lui, altrimenti non avrei tirato fuori tutti quei soldi», ha ammesso.

«Innanzitutto è italiano, anche se avevamo un napoletano che sta facendo bene al Parma in prestito. Meret esemplare sul piano del rigore, ha genitori straordinari, presenti e mai invadenti, ha un’educazione eccellente. È un’eccellenza italiana e mi fa piacere perché Napoli è una super eccellenza italiana. Anche Ancelotti lo è, non si discute, e lo inseguivo da anni. Al di là delle capacità ha una cultura vera, mi piacerebbe passare ore in più con lui». Sarà un Natale in campo, perché il Napoli ritroverà il campionato con la super sfida di Milano contro l’Inter a Santo Stefano. «Mazzoleni mi preoccupa, con noi è sempre stato cattivo ed anche non imparziale», ha detto De Laurentiis commentando l’arbitro designato. «Mi date una brutta notizia. Mi raccomando, comportatevi da persone per bene! Il VAR è stato inserito per tutelare anche gli investimenti, non immaginavo potesse essere un ulteriore strumento in mano agli arbitri. Noi finanziamo gli arbitri, dovrebbe esserci la capacità di essere equidistanti: chi sta al VAR deve stoppare tutto quando ci sono gli episodi complessi, altrimenti restano i dubbi su un sistema che può indirizzare l’acqua a certi mulini». Non solo campionato, però, perché a febbraio si supereranno di nuovo i confini nazionali. «L’Europa League è stata migliorata economicamente negli ultimi anni, anche se dovremmo migliorarla ancora», ha continuato a Radio Kiss Kiss. «Quest’anno ci sono squadre come Arsenal e Chelsea, squadre che fatturano più di noi, vuol dire che il torneo è di tutto rispetto. Sarà un’Europa League dalle grandi emozioni, poi ci auguriamo che l’Uefa cambi ancora per una SuperLega europea, sarebbe una ciliegina sulla torta. Bisogna livellare il calcio europeo e fare le stesse cose, rendere i campionati uguali, pure il mercato deve iniziare e finire allo stesso tempo per tutti, così ai calciatori non vengono malumori».

 

 

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