Il patron granata Vincenzo Del Villano e il presidente onorario Domenico Diana

È stata la ciliegina sulla torta la meritata vittoria di oggi contro il Nola, squadra tra le favorite per il primato del girone A del campionato di Eccellenza. La Real Normanna aveva già vinto la sua speciale partita, forse ancora più importante, già prima del triplice fischio di inizio del match. Sugli spalti dello stadio Bisceglia c’erano tantissimi studenti di alcuni istituti superiori di Aversa, accompagnati dalle rispettive famiglie. L’integrazione-interazione tra calcio e scuole è stata sempre una delle priorità del patron granata Vincenzo Del Villano e del presidente onorario Domenico Diana. Fin dal loro avvento alla guida della Real Normanna, i due massini dirigenti hanno messo al primo posto dell’agenda delle cose da fare il coinvolgimento dei giovani aversani, in primis gli allievi delle scuole cittadine, com’è avvenuto oggi e già in altre circostanze. La funzione sociale e culturale dello sport è un chiodo fisso di Del Villano e di Diana. Vincere sul prato verde ma anche e soprattutto fuori dal rettangolo di gioco è il loro obiettivo principale. Perché il calcio è, appunto, un gioco. Il più bello e il più praticato al mondo, per cui è anche uno strumento fondamentale per contribuire alla crescita sociale della collettività, forgiando i giovani e indirizzandoli verso i valori della lealtà e della correttezza. Ed è per questo che a fine gara Del Villano e Diana avevano gli occhi lucidi. Tre punti d’oro in campionato e uno stadio pieno di studenti, di coloro i quali saranno il futuro e, si spera, la parte migliore di Aversa. Per il patron della Real Normanna e per il presidente onorario una giornata indimenticabile, da portarsi dietro per continuare a lottare sia sul piano calcistico che socio-culturale.

Una splendida giornata, per dirla con il Blasco, anche per le 200 partite di capitan Di Girolamo e per lo spettacolo offerto dagli ultrà di entrambe le squadre. In particolare quelli granata non hanno smesso nemmeno per un minuto di incoraggiare i propri beniamini e di sventolare bandiere e sciarpe. Anche questo è un bellissimo segnale. Vincenzo Del Villano e Domenico Diana hanno gettato il seme della cultura sportiva. Che, sia chiaro a tutti, va sempre coltivato. Soprattutto nei momenti difficili. Perché vincere fuori dal campo aiuta, anzi è essenziale, per vincere anche in campo. Viviamo brutti tempi, di bombe e di morte. Che il calcio sia un esempio positivo per tutti. A partire dai giovani. Sarebbe il trofeo più prestigioso da esibire sulla bacheca della Real Normanna.

Mario De Michele

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