Nel firmamento delle “Stelle dello Sport Aversane” riluce a buon diritto anche Vincenzo Del Villano, presidente della Real Normanna, squadra di calcio che milita nel girone A del campionato di Eccellenza. Il patron granata è stato premiato in occasione della prima edizione dell’iniziativa promossa dall’amministrazione comunale griffata Franco Matacena su impulso del delegato allo sport Ivan Giglio. Il prestigioso riconoscimento è stato conferito nell’aula consiliare dalla fascia tricolore. È il coronamento degli sforzi del numero uno della Normanna che dopo un “annus horribilis” per i colori granata ha saputo ricreare un grande e inatteso entusiasmo attorno al panorama calcistico cittadino. Sugli spalti dello stadio Bisceglia sono tornati in massa i tifosi. Ogni domenica lo stadio è un magnifico spettacolo di sciarpe e bandiere con incessanti cori a sostegno della squadra. Il primo obiettivo di Del Villano e della società è stato centrato in pieno. Anche sul terreno da gioco la Real Normanna non sta tradendo le aspettative della dirigenza. Attualmente è al quarto posto, in piena zona playoff ad appena 3 punti dalla seconda classificata. Finora il girone di ritorno è stato all’insegna delle vittorie, ottenute anche su campi ostici come quello dell’Ercolanese e del Nola. Unica eccezione la sfortunata e immeritata sconfitta con il Gladiator. Se si pensa che l’anno scorso la squadra fu addirittura ritirata a campionato in corso si può comprendere la portata del miracolo sportivo compiuto da Del Villano e company. Oltre agli ingenti sacrifici economici e alla grande passione, il segreto del successo sta nell’aver creato, dentro e fuori dal campo, una famiglia sempre unita anche in quei momenti di difficoltà che nell’arco di una stagione sono sempre dietro l’angolo. Ma grazie alla compattezza del gruppo la nave granata ha superato le onde della burrasca e ora viaggia a velocità di crociera verso il piazzamento nei playoff senza riporre nel cassetto il sogno di qualcosa di ancora più straordinario. Fantacalcio? Forse. Ma con gli innesti invernali la Real Normanna è sicuramente la squadra meglio attrezzata e meglio allenata – mister Luigi Sanchez è una garanzia – di uno dei gironi di Eccellenza più difficili d’Italia. Sognare si può, restando però con i piedi per terra e facendo un passo alla volta, punto dopo punto.
Poi c’è la famiglia granata fuori dal campo. Una componente fondamentale è il presidente onorario Mimmo Diana. Tra lui e Del Villano c’è un rapporto fantastico basato su una incondizionata stima reciproca e su una sincera amicizia, merci rarissime, quasi introvabili, nel mondo del calcio e più in generale nel mondo d’oggi. È un duo complementare grazie al quale la società granata è sicuramente un fiore all’occhiello nazionale per aver sempre considerato lo sport come volano per la crescita socio-culturale del territorio. Vincere sul campo deve andare sempre a braccetto col vincere fuori dal campo. Ricordiamo la splendida iniziativa di solidarietà con l’Unicef della Campania, presieduto dall’attivissima Emilia Narciso. Per non tacere del seminario rivolto a tutti i ragazzi del settore giovanile previsto ad aprile al Bisceglia. Un evento pensato non solo per promuovere il calcio come sport ma anche per formare i giovani atleti come persone complete, capaci di affrontare con determinazione e consapevolezza le sfide della vita. Lodevoli iniziative nel solco della programmazione e con un orizzonte ampio, perché il calcio slegato dalla vita non è più calcio e perché il calcio senza i giovani non ha futuro.
In questo percorso affascinante e impegnativo Del Villano e Diana sono affiancati da Renato e Marco Ciardulli. Due pilastri della Real Normanna. Due dirigenti insostituibili. E soprattutto due persone di qualità. Ecco, il calcio senza qualità umane è inevitabilmente destinato a morire. È come un disegno sulla battigia. Il team granata invece guarda lontano. Sui giovani e sui giocatori del futuro veglia Luciano Lisbona. In questo caso non sprechiamo parole: è la quintessenza del calcio normanno e della bontà d’animo. Punto. Del gruppo-famiglia fa parte uno dei decani dello sport a livello nazionale. Non ne parliamo per un conflitto di interesse affettivo. Ma lui c’è sempre e comunque. E gli vogliono bene tutti. Se qualcuno non gliene vuole è affetto da inguaribili problemi esistenziali. Si consiglia terapia psicanalitica. Da un uno specialista bravo. Una menzione spetta a Umberto Pagano, sempre in prima linea, sempre leale, sempre corretto. Mica poco.
Torniamo al premio “Stelle dello Sport Aversane”. Non è un caso se il presidente Del Villano si è stretto attorno ai propri cari, primi tifosi della squadra, e alla sua famiglia sportiva. Erano presenti infatti la moglie Rosa Reccia e i figli Luigi, Giuseppe e Francesca, assieme a Mimmo Diana, Renato e Marco Ciardulli e Luciano Lisbona. “Per noi – ha dichiarato il patron granata – la vittoria più bella è vedere così tanta gente sugli spalti a sostenere la squadra. Abbiamo lavorato per regalare in estate a questa piazza l’entusiasmo per i colori granata. Il nostro sogno è quello di portare in alto la Real Normanna e lo faremo con il lavoro e la passione di tutti, insieme ai dirigenti e al mio grande amico Mimmo Diana. Questo premio è un riconoscimento all’impegno di un gruppo straordinario che crede davvero in questo progetto. Ringrazio – ha aggiunto Del Villano – il sindaco Franco Matacena, l’assessore Francesco Sagliocco e il consigliere delegato allo sport Ivan Giglio per la vicinanza e il sostegno mostrato verso la Real Normanna e più in generale verso tutto il movimento sportivo cittadino”.
Questo “gruppo straordinario”, che orbita attorno a Vincenzo Del Villano, vuole lasciare il segno nel calcio e nella città. Lo sguardo è sempre rivolto in avanti con la consapevolezza che la miglior cosa del futuro è che arriva un giorno alla volta.
Mario De Michele