Nell’ultimo consiglio comunale, il gruppo di opposizione “Progetto Democratico per Cesa”, composto da Domenico Mangiacapra, Enzo Guida e Antimo Dell’Omo, ha votato contro la delibera che approvato le aliquote per la tassa sui rifiuti (Tari). “Abbiamo segnalato l’eccessivo aumento per alcune categorie commerciali – segnalano i consiglieri di minoranza – solo per fare qualche esempio per l’anno 2014 i ristoranti, le pizzerie, pagheranno 47,742 al metro quadro a fronte di 19,747 del 2013. Con un incremento di più 27 euro ci sarà un aumento pari a circa il 41%. I bar, caffè e pasticcerie pagheranno 34,171 euro al metro quadro per l’anno 2014 a fronte dei 14,674 pagati per l’anno 2013, con un incremento pari a circa il 42 %. Ortofrutta, pescherie, negozi di fiori e piante, piazza al taglio passeranno da € 24,649 ad € 52,186. Sono questi alcuni degli aumenti segnalati”.
“Riteniamo che la ripartizione dei costi del servizio così effettuata– aggiungono i consiglieri di minoranza- sia eccessivamente penalizzante per il commercio locale già allo stremo. Inascoltato è rimasto il grido di allarme che, qualche settimana fa, proprio l’associazione commercianti di Cesa aveva lanciato all’amministrazione comunale”.
“Le scelte operate dalla maggioranza vanno nella direzione contraria alla tutela e valorizzazione del commercio locale. Questo ulteriore aumento della Tari va a colpire quelle attività commerciali prevalenti nel paese, come appunto bar, ristoranti, pizzerie, pescherie e negozi di frutta. Determinerà, questa scelta, un colpo mortale a quei residui di economica locale”.
Le forze di opposizione hanno evidenziato anche che ci saranno aumenti per la tassa dei rifiuti a carico delle utenze domestiche, soprattutto quelle composte da una sola persona.