“Grazie a un buon lavoro di squadra e senza fare troppi proclami stiamo affrontando, un passo alla volta, i problemi di Pompei”. Così il ministro dei Beni e delle attività culturali e del Turismo Dario Franceschini nel giorno in cui 30 nuovi addetti hanno preso servizio presso l’area archeologica di Pompei in attività di supporto alla fruizione di domus ed edifici fino ad ora chiusi a causa dell’insufficiente numero di custodi. “Grazie a questo nuovo personale – ha sottolineato il ministro – si amplia e si arricchisce l’offerta di visita del sito di Pompei”. I 30 nuovi lavoratori sono stati messi a disposizione della Soprintendenza in virtù della convenzione sottoscritta dal Mibact e la società Ales spa. I nuovi addetti lavoreranno 7 giorni su 7, dalle 8 alle 19, e garantiranno l’apertura al pubblico della Casa di Cornelia, della Casa di Marco Lucrezio, del Termopolio di Vetutio Placido, della Casa del Larario di Achille, della Casa dei Ceii, della Casa della Caccia Antica, delle Terme Suburbane, della Casa di Apollo, della Casa dell’Ara Massima, della Casa di Marco Lucrezio Frontone.

 

 

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