“La vicenda riguardante TESS Costa del Vesuvio ed i suoi dipendenti è, a tutti gli effetti, drammatica”: lo afferma, in una nota, Arturo Scotto (Sel). “L’idea che a causa di un braccio di ferro in atto tra la Presidenza della Giunta regionale campana e il liquidatore di una partecipata della Regione stessa da oltre tre mesi i 28 lavoratori non vedano pagata la cassa integrazione è di una gravità inaudita – aggiunge Scotto – Ancora una volta il Governo Caldoro dimostra tutta la sua superficialità e la sua totale incapacità amministrativa: negli stessi giorni in cui con un maxiemendamento alla legge finanziaria regionale veniva fatto l’ennesimo regalo del centrodestra campano agli speculatori edilizi, si è scelto di lavarsi le mani del destino di decine di famiglie condannate alla precarietà esistenziale ed all’incertezza del futuro”. Se nessuna sollecitazione può smuovere l’immobilismo di Caldoro – conclude Scotto – allora è necessario che il Governo agisca per risolvere la situazione, ed è per questi motivi che ho deciso di presentare un’interrogazione parlamentare per chiedere un intervento efficace e rapido al fine di superare l’empasse creato dalla Regione Campania e di salvaguardare la posizione dei dipendenti della TESS”.