Egregio dirigente del CSA, lei è da poco a capo di questa nostra scuola casertana dalle mille emergenze. In questa terra casertana, terra dei fuochi, patria dei casalesi, governata da amministratori spesso corrotti, la scuola è l’unica risorsa positiva: grazie al lavoro di migliaia di docenti, ATA, funzionari e presidi, non abbiamo nulla da invidiare a nessuno. Ma la situazione logistica e strutturale continua ad essere disastrosa. Io dirigo due maxistituti, il Liceo Scientifico e il Convitto Nazionale di Maddaloni: duemila e più studenti, ragazzi degnissimi, le assicuro; ebbene per 170 ragazzi iscritti in prima liceale (scientifico) mi sono state accordate n. 6 prime; sei classi di cui due da 29 e quattro da 28; ho chiesto una classe in deroga, ma pare che non sia possibile. Ma lei se li immagina 28 – 29 ragazzi in un auletta che al massimo ne può contenere 22? Ce lo terrebbe un figlio suo? Eppure questi miei alunni studiano e si fanno onore. Quest’ anno, alla maturità, su 160 candidati , ben 35 hanno conseguito cento, e con lode. E al classico la situazione si ripete: per 77 allievi di prima liceale, solo tre classi autorizzate : ma ci sono ben due ragazzi disabili, gravi, se è vero che hanno un rapporto per il sostegno di uno a uno. Eppure anche il classico si è fatto onore : 21 cento su 63 candidati, un successone”.

“Egregio provveditore, forse i sindacati se lo sono scordato, ma c’è una disposizione che chiede uno spazio di 1.96 mq per alunno, nelle aule : il che vuol dire che nelle nostre classi non ci dovrebbero essere più di quindici alunni. Il premier Renzi e il ministro Giannini, cui indirizzerò per conoscenza questa missiva, hanno assicurato che la scuola è in cima ai loro pensieri, e per dire la verità ci sono stati accreditati già 52000 euro per “la scuola bella”. Ma intanto la provincia ci ha scritto dicendo che non ha un soldo per noi delle superiori, non ci darà un banco ne una sedia ; ed io ho sette classi in più al Convitto, e 40 alunni in più al liceo Scientifico. Ma io vorrei soprattutto per i miei alunni edifici agibili, non classi pollaio : cosa dirò ai miei docenti che aspettano trepidanti la nuova infornata? Dovete lavorare facendovi spazio in una selva di teste, zaini, banchetti? Signor provveditore, il suo è un posto di governo e di lotta, chieda allo USR e al Ministero le classi che servono, perché ci sono altri colleghi presidi che sono nella mia situazione e se io parlo è perché voglio bene a questi ragazzi e vorrei offrir loro quella eguaglianza di opportunità che almeno a scuola, come voleva Don Milani, non dovrebbe far discriminazioni tra Nord e Sud. E se le cose non cambiano darò disposizione affinché ai miei alunni non vengano concessi i cinque minuti di intervallo, ma L’ORA D’ARIA!. Con i miei migliori auguri perchè possa battersi fortemente per questa Grande e sfortunata terra.

Michele Vigliotti

Rettore Dirigente Scolastico Convitto Nazionale Statale “Giordano Bruno”

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