“I risultati dello Stub confermano il quadro che noi familiari di Ciro abbiamo sempre prospettato, ora ci aspettiamo passi avanti nelle indagini anche sui quattro indagati che sarebbero stati con l’uomo che ha sparato”. Così Vincenzo Esposito, zio del giovane napoletano ferito a morte prima della finale di Coppa Italia dello scorso 3 maggio a Roma, commenta i risultati dello stub che, secondo notizie di stampa, confermerebbero che sarebbe stato Daniele De Santis a sparare al giovane napoletano. “Devo ringraziare – afferma Vincenzo Esposito – la Digos che sta operando molto bene, perché il ritrovamento dei guanti e il lavoro di ricerca, che confermerebbe come De Santis portasse i guanti anche in altre occasioni, costituiscono dei passi avanti importanti nelle indagini. Quindi prendiamo atto delle defaillance del questore nella sera del 3 maggio ma anche dell’ottimo lavoro della Digos sulle indagini”. Esposito commenta, a margine, anche la decisione della Figc di depenalizzare i cori discriminatori contro i napoletani: “Mi sarei aspettato che il presidente Tavecchio – spiega Esposito – prendendo in esame la proposta che noi familiari di Ciro avevamo lanciato: se non si vogliono chiudere le curve, si istituisca un fondo nazionale per l’educazione sportiva nelle scuole da finanziare con pesanti multe inflitte alle società che non individuano e allontanano dagli stadi che intona questi cori. Purtroppo, però, abbiamo la sensazione che la morte di Ciro non stia contribuendo a migliorare la cultura sportiva di questo Paese”.

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