NAPOLI – Unità sindacale in Campania per denunciare il rischio che ogni giorno il personale di bordo di Trenitalia è costretto a fronteggiare. La lettera arriva dopo l’ennesima aggressione ai danni di un capotreno.
“Le scriventi con la presente denunciano la recrudescenza delle aggressioni che il personale ai treni della Direzione Passeggeri Regionale della Campania di Trenitalia subisce, e quasi sempre per la sola richiesta del titolo di viaggio. 1 L’ultimo episodio è di qualche giorno addietro, esattamente del 25 novembre u.s., sul treno metropolitano 7675, tra Piazza Garibaldi e Gianturco. Il Capotreno che aveva generalizzato il “CLIENTE” per mancanza biglietto è stato aggredito alle spalle, preso a pugni e scaraventato a terra nella vettura e dopodiché è stato riempito di botte alla testa e non osiamo pensare cosa sarebbe potuto accadere se il “Cliente” avesse avuto fra le mani qualche oggetto contundente. Risultato: trenta giorni di prognosi per frattura composta dello zigomo. Da diverso tempo si susseguono tali aggressioni al personale dei treni della Direzione Passeggeri Regionale Campania di Trenitalia, e già con diverse note, come quella inviata lo scorso 25/7/2011 con nota protocollo 1185 e ultima quella del 18/11/2011 con nota protocollo 1765, avevamo chiesto un intervento di merito di tutti i preposti alla sicurezza. Ormai il fenomeno ha assunto livelli inaccettabili e intollerabili dal personale ai treni. Come inaccettabile e intollerabile è diventato quello dell’evasione del titolo di viaggio su treni. Abbiamo già denunciato che sempre più ormai i treni sono diventati terra di nessuno, e tutte le tratte percorse dai treni presentano stazioni dove non vi sono né agenti ferroviari né agenti di polizia ferroviaria a cui il personale può chiedere aiuto o soccorso per un’eventuale richiesta di identificazione di clienti sprovvisti di biglietto. Clienti che sanno e conoscono l’impossibilità di essere regolarizzati e molto spesso scappano via sul treno da una carrozza all’altra per poi discendere nelle stazioni senza disturbo alcuno, e fin qui diciamo tutto normale, ma se il personale tenta di insistere nella richiesta di un documento di riconoscimento si rischia di ritrovarsi a essere malmenato e preso a calci e pugni, com’è accaduto al capotreno della metropolitana 7675. Altro fenomeno, che riportiamo per l’ennesima volta, e che il personale ai treni delle ferrovie, unitamente al personale addetto alle pulizie dei convogli, si ritrova a dover affrontare è quello della presenza di indigenti vari, italiani o stranieri che siano, i quali dimorano nei treni in sosta nelle stazioni ferroviarie durante il periodo notturno. Questo sia a Napoli Centrale, che Napoli Campi Flegrei, Salerno e Caserta e una nostra nota di qualche mese addietro denunciava che anche questo fenomeno ha assunto nel tempo dimensione più che preoccupante giacché sia i capitreno sia gli addetti alle pulizie si sono ritrovati a dover scappar via poiché rincorsi e minacciati. E’ GIUNTO IL MOMENTO DI DIRE “BASTA”! Il personale ai treni è stanco di subire e stanco di non ricevere adeguata attenzione al lavoro che svolge, in condizioni disagiate e senza mezzi per tutelare se stessi e i cittadini clienti che utilizzano il treno. Con la presente si chiede un immediato intervento delle autorità preposte alla Sicurezza e un urgentissimo incontro al fine di evitare conseguenze più gravi delle aggressioni che il personale quotidianamente subisce. In caso contrario, oltre all’azione di mobilitazione del personale ai treni, che può essere indetta senza obbligo di preavviso e di durata previsto per legge, articolo 2 comma 7 L. 146/90 e successive modifiche L. 83/2000, e visto il DLGS 81/2008 articolo 20, daremo disposizioni precise affinché il personale possa auto tutelarsi e provvedere all’incolumità propria e dei clienti trasportati, in presenza di contesti che la mettano a rischio”.