AVELLINO – A 90 anni ci lascia un’altra eroina della lotta partigiana, Anita Malvasi – Laila – comandante di distaccamento. Iniziò la lunga attività clandestina di staffetta partigiana nella primavera del ’44, curandosi di trasferire, come tante altre donne le armi dalla città alla montagna. Laila, faceva parte della 144esima Brigata Garibaldi “Antonio Gramsci”,

dal gennaio ’45 alla liberazione è protagonista della lotta armata nell’Appennino reggiano e diviene comandante partigiana, una delle poche donne della Resistenza ad ottenere il titolo di comandante di distaccamento. La sua esistenza da combattente per la libertà non le impedisce di curare i suoi sentimenti, infatti, s’innamora di un partigiano che poco dopo muore sul campo. “Laila” non lo dimenticherà; in un libro scriverà che il suo modo di ricordarlo era andare a portare un fiore sulla sua tomba. Finita la resistenza , continua il suo impegno civile e politico, infatti per 10 anni sarà consigliere comunale a Reggio Emilia e sindacalista della Cgil: responsabile della Commissione femminile provinciale,segretaria del sindacato tessile e abbigliamento, componente della segreteria provinciale della Federbraccianti e Federmezzadri, della segreteria provinciale e del consiglio nazionale dell’Anpi, Noi vogliamo salutarla facendo nostre le parole espresse dai compagni dell’Associazione Nazionale Partigiani di Reggio Emilia:«Laila è stata una protagonista del difficile cammino che le donne hanno compiuto per la conquista della libertà. E’ stata una leader riconosciuta ed amata delle lotte delle donne per vedere riconosciuti diritti umani fondamentali: il diritto al lavoro, il rispetto e riconoscimento del valore del loro lavoro e del valore sociale della maternità. Ha dedicato tutte le sue energie a trasmettere ai più giovani la memoria storica della sua straordinaria esperienza di vita e del ruolo che le donne hanno giocato nella conquista, nella difesa e nello sviluppo della nostra democrazia». Ciao Laila.

 

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