A 30 anni dalla morte di Eduardo De Filippo, la città di Napoli e il Forum Universale delle Culture lo celebrano con “Eduardiana”, ampio programma di eventi, spettacoli, convegni e seminari, curato dal Comitato per le Celebrazioni Eduardiane. Numerose le location che ospiteranno gli incontri, dal Maschio Angioino al Teatro San Ferdinando, alla Biblioteca nazionale Vittorio Emanuele III. “Abbiamo deciso di dedicare tutti questi eventi a Eduardo – spiega Gaetano Daniele, assessore alla cultura e al turismo del Comune di Napoli – per i temi contemporanei che ha affrontato in maniera profetica in tutti i suoi lavori. La disillusione storica, il rapporto tra natura e ragione, la dialettica tra soggetto e oggetto. Eduardo fa un’analisi spietata delle debolezze dell’uomo e del rapporto che l’uomo ha con le forze storiche”. Il programma scelto dal Comitato vuole mettere in risalto l’aspetto internazionale dell’opera eduardiana e – spiega Daniele Pitteri, il commissario del Forum Universale delle Culture di Napoli e Campania – “si propone di far conoscere il teatro di De Filippo anche ai giovani”. Il primo appuntamento è un’anteprima nazionale al Maschio Angioino, dal 6 all’8 settembre, di “Napoli nella tempesta”, versione in napoletano arcaico, scritta da Eduardo de Filippo, de “La Tempesta” di Shakespeare. “Ho lavorato con Eduardo per 12 anni – sottolinea Bruno Garofalo, il regista – e so bene come avrebbe voluto mettere in scena l’opera. Il linguaggio che Eduardo ha inventato rende omaggio al dialetto napoletano e non sminuisce il senso dell’opera shakespeariana”. Il ciclo di convegni sarà aperto da “Eduardo: precursori, modelli, compagni di strada e successori”, in programma dal 25 al 27 settembre, a cura di Francesco Cotticelli della Seconda Università degli Studi di Napoli.