I carabinieri della sezione investigazioni scientifiche di Napoli eseguiranno stamattina, alla presenza dei legali delle parti interessate, i rilievi per accertare l’eventuale presenza di impronte e tracce biologiche sullo scooter coinvolto nell’inseguimento che, la notte tra il 4 e 5 settembre scorsi, si concluse con la morte di Davide Bifolco, il giovane del rione Traiano di Napoli raggiunto da un colpo di pistola sparato da un carabiniere. I risultati saranno poi inviati al Racis di Roma per le eventuali comparazioni. Le analisi potrebbero anche fare luce sull’eventuale presenza dell’ex latitante Arturo Equabile, arrestato dai militari dell’Arma la sera del 18 settembre scorso nella zona di Casoria (Napoli), obiettivo, quella sera, dell’inseguimento conclusosi con la morte del 17enne. Equabile ha sempre negato di essere stato in sella al motociclo, quella sera, con Davide Bifolco e Salvatore Triunfo. Un altro giovane, Vincenzo Ambrosio, ha dichiarato di essere lui il terzo passeggero del motociclo. Secondo i carabinieri, invece, insieme a Triunfo e Bicolfo c’era Arturo Equabile. La Procura della Repubblica di Napoli ha disposto l’esame lo scorso 20 settembre.

 

 

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