Ce n’è voluto di tempo, troppo, per comprendere che i ragazzi diversamente abili non sono altro che persone “speciali”. E per fortuna oggi la cultura dell’integrazione ha preso il sopravvento sui pregiudizi e le discriminazioni del passato. In questo solco si inserisce il progetto di ippoterapia, che si è concluso nei giorni scorsi, promosso dal Comune di Orta di Atella, in collaborazione con la Commissione Pari Opportunità. L’iniziativa ha sortito gli effetti sperati anche grazie al prezioso contributo dei genitori dei ragazzi. I bambini sono stati seguiti con grande competenza da fisioterapisti, ausiliari di riabilitazione equestre, psicologi e psicoterapeuti. E oltre all’attività di ippoterapia, hanno avuto l’opportunità di socializzare e divertirsi. Nella giornata conclusiva ci siamo recati con le telecamere di Campania Notizie nel centro dove si è svolto il progetto e abbiamo raccolto le impressioni di chi ha promosso e curato questa lodevole iniziativa. Personalmente è stata un’esperienza straordinaria. Una delle bambine mi ha preso per mano e mi accompagnato dai suoi genitori. Durante quella breve passeggiata, di pochi passi, ho capito che per rendere felici questi ragazzi non ci vuole molto. Basta solo un po’ di affetto. E se noi, adulti “normali”, imparassimo da loro saremmo sicuramente persone migliori. “Speciali”.
Mario De Michele
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