Ha detto no alla nazionale e resterà a Castel Volturno ad allenarsi. Walter Gargano si dedica anima e corpo al Napoli, il club dove ė tornato dopo due anni di prestiti all’Inter e poi al Parma, un ritorno che sembrava effimero e che dovesse portare all’addio o a un altro prestito, invece Gargano ha scelto di restare, per lottare per una maglia. ”Gli ho parlato in estate – ha raccontato recentemente Benitez – e gli ho reso chiaro il suo ruolo ma lui mi ha detto di voler restare e impegnarsi”. Detto, fatto. Gargano ė diventato una pedina fondamentale del centrocampo azzurro, tanto che con sette presenze tra campionato e coppe è il centrocampista più utilizzato finora da Benitez che ha schierato in sei occasioni Inler e in cinque Jorginho (che paga un affaticamento muscolare e anche oggi si è allenato a parte). E in questo avvio di stagione Gargano è riuscito a dare in campo tanta quantità, per far dimenticare la partenza di Behrami, ma anche una rinnovata qualità, con proiezioni offensive interessantissime: dalla botta da lontano di Udine finita contro la traversa, fino all’assist per la rete di Callejon nel 3-3 contro il Palermo. Un ruolo sempre più centrale, insomma, per l’uruguayano che ha già convinto una larga fetta del San Paolo, che non gli lesina applausi. Restano da convincere gli ultras, quelli che ancora non digeriscono le frasi d’amore nei confronti dell’Inter pronunciate da Gargano due anni fa al suo arrivo a Milano. Parole che ad ogni partita gli vengono duramente rinfacciate con lo striscione ”77 togliti la maglia”, esposto dai tifosi della curva B, che non scrivono neanche il suo nome. Potranno essere il tempo e le prestazioni a cancellare gli antichi livori, ma anche la fedeltà al progetto che Gargano sta dimostrando: convocato dal ct Tabarez per le amichevoli contro Arabia Saudita e Oman, Il centrocampista ha chiesto e ottenuto di declinare la convocazione, scegliendo di rimanere al centro tecnico per allenarsi. Sta meglio e parte, invece, Marek Hamsik che raggiungerà la nazionale slovacca per il doppio impegno nelle qualificazioni europee. È guarito dalla tonsillite anche Britos che è tornato oggi ad allenarsi con il gruppo che suda a Castel Volturno, senza gli otto nazionali: dopo un tour de force durato un mese, dopo l’altalena tra la crisi e le e vittorie consecutive, il Napoli ha due settimane per preparare la sfida di San Siro contro l’Inter, con Benitez contro il suo passato e gli azzurri contro Mazzari, il loro passato.

 

 

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