Per risolvere la crisi del debito europeo “potrebbero volerci anni”. Parola del cancelliere tedesco Angela Merkel che in un’audizione al Parlamento ha voluto sottolineare come la crisi non possa essere “risolta in un colpo solo”. Servono, piuttosto riforme strutturali, a cominicare dalla realizzazione di un’Unione fiscale, a patto che “non crei spaccature tra gli Stati membri”. Si tratta, quindi, di un progetto già in agenda che potrebbe, poi, dare il via libera all’emissione degli eurobond ancora osteggiati da Berlino.

Un occhio di riguardo anche verso l’Italia che “sta affrontando grandi cambiamenti da cui dipende il futuro dell’Eurozona. L’Italia – ha spiegato la Merkel – è la terza economia dell’Ue e il suo futuro è quello dell’Eurozona”. Angela Merkel ha quindi ribadito ai parlamentari tedeschi che l’Unione fiscale avrà l’obiettivo di portare il Vecchio continente ad avere un solo, rigoroso, bilancio: “Non stiamo parlando soltanto di un’Unione fiscale – ha dichiarato – ma stiamo cominciando a farla” e sarà “un’Unione con regole rigide, almeno per l’Eurozona”. E l’unico modo per cui ciò accadda è una “modifica dei trattati” confermando la proprio avversione agli eurobond che “non sono un contributo alla soluzione della crisi”. Insomma il lancio di obbligazioni comuni potrebbe avvenire solo in seguito a un radicale cambiamento dei trattati che introduca “sanzioni automatiche per chi viola le regole dell’Unione europea”. A chi in questa fase si dice preoccupato del ruolo centrale giocato da Berlino la cancelliera ha risposto che è “assurdo” pensare che la Germania voglia dominare L’Europa.

 

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