Ammonterebbero a cinque miliardi i tagli che il governo si appresterebbe a fare nei confronti delle regioni e degli enti locali. E’ quanto avrebbe riferito ai presidenti di Regione e ai sindaci, secondo quanto si apprende, durante la riunione in corso a Palazzo Chigi, il ministro per i Rapporto con il Parlamento Piero Giarda. I tagli graverebbero, a quanto si apprende, per 1 miliardo e 400 milioni sui comuni e per 500 milioni sulle province. Per quanto riguarda i comuni, i minori tagli sarebbero commisurati all’imponibile Imu (Imposta municipale unica).
Per quanto riguarda invece le province, starebbe a loro decidere come suddividere il taglio da 500 milioni. LA riforma fiscale prevista dalla delega, già in Parlamento, potrebbe essere finanziata con un aumento dell’Iva di 2 punti nel 2013. Lo ha detto il governo agli enti locali spiegando che se non riuscirà a recuperare nel 2013 le risorse previste dalla delega fiscale (per la quale sono previsti i tagli del 20% delle agevolazioni fiscali e assistenziali) allora si potrebbe decidere un aumento di due punti percentuali dell’Iva. Il gettito previsto sarebbe, in questo caso, di 16 miliardi.