Cento ”osservatori civici” saranno impegnati nella vigilanza nella cosiddetta ”terra dei fuochi”. E’ quanto stabilito dal protocollo che è stato sottoscritto oggi nel corso di un vertice che si è tenuto in Prefettura. Il protocollo prevede, inoltre, una sinergia tra istituzioni, ricerca, cittadinanza attiva, scuole e mondo della comunicazione. Gli osservatori civici -già un centinaio, aderenti alle associazioni federate in Coheirs e attive storicamente sul territorio campano- ”saranno registrati in un albo europeo, promosso dall’ALDA a Strasburgo, e vigileranno il territorio con il compito di segnalare e scoraggiare gli abusi, praticare attivamente la formazione nelle scuole e nei luoghi di aggregazione civica ed avanzare proposte alle istituzioni”. Un approccio che risulta particolarmente efficace in tutte le situazioni complesse esistenti in Europa, fra cui appunto quella della Terra dei Fuochi, dove, si legge in una nota, ”si intrecciano fattori di criticità connessi a fenomeni di illegalità (interramento, sversamento e roghi di rifiuti), che richiedono sia un’azione di denuncia, sia azioni di formazione specifica della cittadinanza sulle interrelazioni tra comportamenti illegali, inquinamento ambientale e danno alla salute”. Il protocollo operativo è stato sottoscritto dal Delegato del Ministro dell’Interno Donato Cafagna e dal professore. Alessandro Distante, in rappresentanza della Federazione, al quale ha aderito, sottoscrivendolo, la Regione Campania con l’assessore all’ambiente, Giovanni Romano. La Federazione Coheirs, aperta a tutti i contributi, è costituita dal Coordinamento Comitati Fuochi, ECO della Fascia Costiera, Cittadini Campani per un piano alternativo dei rifiuti, Coordinamento Comitati Vesuviani, Zero Waste Campania, Forum Ambiente Area Nolana, ISDE Medici per l’Ambiente, Alda ed Isbem. Il prefetto Cafagna ha detto che, a partire dalla prossima settimana gli osservatori civici lo affiancheranno negli incontri sul territorio con le amministrazioni comunali, l’Arpac, le ASL, le forze dell’ordine. Essi funzioneranno da sensori sul territorio e collaboreranno con i militari dell’Operazione Strade sicure per la Terra dei Fuochi per la segnalazione degli incendi e degli abbandoni illegali di rifiuti.

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