Marcianise – “L’immobilismo dell’amministrazione comunale sta provocando danni serissimi ed, in alcuni casi, irreversibili. Per questo motivo chiediamo le dimissioni immediate di questa amministrazione comunale”. Questa, nella sostanza, la richiesta che sintetizza la lunga conferenza stampa tenuta ieri pomeriggio dal Partito Democratico di Marcianise presso la sede di via Santoro. Ad accogliere gli organi della stampa locale il segretario cittadino Angelo Raucci ed il gruppo consiliare del Pd al completo per rendicontare “Un anno di opposizione” compiuto dai democratici in città. Ad intervenire per prima il consigliere Pasquale Pero che ha ricordato la sua copiosa attività consiliare relativamente al disastro della gestione “privata” delle piazze e dei parchi comunali. “Siamo stati i primi – ha spiegato – a denunciare l’evidente stato di abbandono di questi spazi pubblici negati alla collettività con interrogazioni ed interpellanze, ma l’amministrazione comunale è stata sorda alle nostre richieste. “Inoltre – ha ricordato Pero – in consiglio comunale abbiamo denunciato, in tempi non sospetti, tutta la vicenda della piscina comunale quando ancora si poteva intervenire per evitare la chiusura. Il sindaco aveva nelle proprie mani tutte le leve politico-amministrative per impedire la chiusura ed imporre un modello di gestione più funzionale ed efficiente”.
“Il Comune di Marcianise – ha esordito Telia Frattolillo – non solo sta perdendo tutti i finanziamenti relativi alle grandi e piccole opere infrastrutturali, ma sta impedendo alla città la programmazione del proprio futuro”. “Ci sono opere – ha spiegato la consigliera democrat – che erano state già finanziate con la nostra amministrazione e che dopo 6 anni sono ancora ferme. Le opere infrastrutturali della zona Pip, il il restauro del Teatro Mugnone e dell’immobile Agp in Piazza Carità ne sono un esempio. Il nostro progetto di Ring Verde è stato completamente stravolto e ad oggi ne resta solo una piccola parte realizzata con evidente spreco di denaro. Ma ciò che spaventa e che preoccupa di più sono i milioni di euro che la città sta perdendo per programmare opere ordinarie e straordinarie di cui Marcianise necessita”.
“Tenere debiti per 10 milioni e mezzo nascosti in un cassetto e tirarli fuori subito dopo l’approvazione del bilancio è un fatto di una gravità assoluta”. Ha esordito così Alberto Abbate. “Porteremo questa vicenda all’attenzione del Prefetto di Caserta per vedere se questo comportamento sia stato corretto nelle procedure perché di fatto ha falsato il documento economico approvato. L’amministrazione comunale si è vantata di non aver aumento le imposte ma nello stesso tempo ha tenuto nascosti debiti che rappresentano un quarto dell’ammontare dell’intero bilancio comunale”.
L’intervento più lungo e di chiusura è stato riservato al capogruppo Filippo Fecondo. “Siamo l’unica forza politica che ha fatto opposizione a questa amministrazione comunale. La quantità e la qualità dei nostri interventi è misurata dalla capacità di portare a casa dei risultati tangibili. Ne sono da esempio il fatto di aver costretto il sindaco a sospendere atti come la nomina illegittima di un dirigente e di aver arginato operazioni puramente clientelari come quelle relative all’Ambito Sociale dove abbiamo denunciato evidenti commistioni tra il privato e ambienti facenti capo all’amministrazione comunale”. “I primi mesi abbiamo avuto un atteggiamento collaborativo perché ci riteniamo una forza di governo e abbiamo pensato al bene della città. Ne è un esempio il fatto di aver proposto e fatto approvare un emendamento che prendeva 400mila euro del bilancio comunale per destinarlo al monitoraggio ambientale e alla costituzione di un registro dei tumori. Ad oggi, però, non sappiamo che fine hanno fatto quei soldi dei contribuenti proprio quando su questi temi c’è una forte attenzione da parte dei cittadini. Quando ci siamo accorti che le nostre proposte e le nostre iniziative non venivano prese in considerazione o, addirittura, venivano ostacolate, allora abbiamo intensificato la nostra opposizione perché l’obiettivo del Partito Democratico è di mandare a casa, al più presto, questa amministrazione comunale. I danni che questo sindaco sta provocando con la propria sciatteria ed il proprio immobilismo stanno facendo regredire la città. Con il centrodestra Marcianise ha perso, non per caso, la sede della Facoltà di Design Industriale, la sezione distaccata del Tribunale, la sede del Giudice di Pace e corre il rischio di perdere anche l’Ospedale. Non è dato sapere che fine ha fatto il nostro progetto di Palazzetto dello Sport per il quale avevamo già individuato la sede e finanziato con bilancio comunale per 2 milioni di euro”.
L’ultima parte del suo intervento Fecondo la dedica interamente alla vicenda della sede succursale dell’Isiss Novelli. “Non c’è dubbio – ha spiegato l’ex sindaco – che questa battaglia di legalità, perché solo di questo si è trattato, sia il risultato dell’energica presa di posizione del Partito Democratico nella sua interezza. Prima si è creato il problema dei doppi turni dichiarando inagibile lo stabile di via Duomo (ex Montessori) che si trovava a pochi passi dalla centrale di via Novelli e poi, invece di chiedere un adeguamento dell’immobile (anche se era già agibile), ci si è avventurati alla ricerca di una nuova sede non trovando niente di meglio che un immobile dichiaratamente abusivo e sotto sequestro penale. Su questa vicenda ci sono chiare responsabilità sia della dirigente scolastica, sia della Provincia di Caserta, sia del Comune di Marcianise e ci auguriamo che gli organi deputati provvedano presto a fare chiarezza sulle numerose irregolarità ed omissioni che abbiamo denunciato. Ora resta il problema serio dei doppi turni a cui sono costretti gli studenti per cui la Provincia prenda quei soldi stanziati e provveda nell’immediato ad affittare una nuova sede”.