di Mario De Michele
Se non lo conoscessimo sospetteremmo che Raffaele Vitale stia facendo uso di droghe pesanti. E che, visti gli effetti, si stia rifornendo da un ottimo pusher. Ma poiché sappiamo che è un bravo ragazzo, che conduce una vita morigerata e lontana dagli eccessi, non ci resta altro che pensare che sia affetto da una grave forma di dissociazione (politica) dalla realtà. In una nota, il segretario facente finzione del Pd casertano ha avuto l’incoscienza di usare toni trionfalistici nel fare il bilancio di un anno di gestione del partito. “Abbiamo realizzato in questi mesi – ha affermato con grande enfasi – iniziative specifiche sui grandi problemi, ma anche sulle grandi risorse di questo territorio, dall’emergenza ambientale alle eccellenze dell’agro alimentare, per passare alla campagna informativa sulle possibilità offerte dal micro-credito, soprattutto per le giovani generazioni. Lavoro, ambiente, cultura”. Ecco. Dopo aver letto queste dichiarazioni, abbiamo pensato: ma Raffaele si droga? Sì, perché solo una persona sotto l’effetto di sostanze stupefacenti (allucinogene) direbbe, con questo candore, cose che non stanno né in cielo, né in terra. In una sola parola deliranti. Vitale però non fa uso di droga, lo abbiamo detto. E’ un ragazzo a modo. Per bene. E onesto. Eppure dimostra di essere totalmente fuori dal mondo quando tira le somme di un anno di attività della sua(?) segreteria. Racconta un film che non è mai stato proiettato sugli schermi del Pd casertano. Forse l’ha visto e continua a vederlo solo nella sua mente. Dissociazione (politica) dalla realtà, appunto. Oppure malafede. O peggio ancora, il tentativo goffo e irrispettoso di farsi beffa di iscritti e militanti Democratici. Il leader facente finzione blatera di “lavoro, ambiente, cultura”. Tre tematiche sulle quali il Pd si sarebbe impegnato molto ottenendo importanti risultati. Ma dove? Di quale provincia parla? E di quale impegno e quali risultati? Suvvia. Siamo ben oltre i confini della realtà. E della decenza. Più che un politico, Vitale è un visionario. E appare come chi, sotto i colpi del sole, nel deserto vede oasi dappertutto. Ecco cosa ha affermato: “Abbiamo immaginato una gestione virtuosa dei servizi in questo territorio, portando avanti battaglie concrete su una gestione efficiente sui servizi, dal sistema integrato delle acque, finendo alla vicenda del consorzio Asi”. Gestione virtuosa dei servizi? Sistema integrato delle acque? Consorzio Asi? E cosa ha prodotto l’azione politica del Pd su questi temi? Nulla di nulla. Meno di zero. Eppure il segretario facente finzione, ad un anno dal congresso, esulta. Non fa nulla se non è stata ancora eletta la direzione provinciale, se la guerra tra bande non è mai finita, se a decidere su tutto e tutti sono i soliti noti che, loro sì, guidano davvero il partito. Certamente non fa uso di droghe, ma sorge il forte dubbio che Vitale nell’ultimo anno abbia vissuto su Marte. Forse per questo non si è mai visto. Nè sentito.Home Editoriali Editoriali Pd Caserta: Vitale sotto l’effetto di allucinogeni, vede un partito che non...