Se il concerto napoletano in San Giovanni Maggiore di Patti Smith è già anticipato dalle polemiche, per la sacerdotessa del rock arriva per il secondo anno l’invito al concerto natalizio in programma il 13 dicembre all’Auditorium Conciliazione, dove – come previsto da tempo – la Smith salirà sul palco con la figlia Jessee Paris. L’esibizione contestata in anticipo è quello in programma nel capoluogo campano per il prossimo 9 dicembre, quando la cantante, icona del rock mondiale in salsa femminile e non convenzionale, dovrebbe esibirsi per un live benefico organizzato dall’Ordine degli Ingegneri che ha in gestione la Basilica, il cui ricavato andrà alla Comunità di Sant’Egidio. La contestazione a proposito dell’opportunità di concedere lo spazio alla cantante è nata per voce del comitato Portosalvo che attraverso il suo presidente Antonio Pariante ha chiesto l’intervento del cardinale Crescenzio Sepe. “La mia politica sulle esibizioni nelle Chiese è sempre stata di estremo rispetto e mai canterei o pronuncerei parole che suonassero offensive a chicchessia – ha detto Patti Smith all’ANSA a proposito delle polemiche – e la preziosità del luogo di culto, consacrato o sconsacrato, cattolico, protestante o di qualsiasi altra religione o credo mi è molto cara. Per me esibirmi con la mia famiglia in una Basilica è un onore e un piacere di una valenza incalcolabile”. Mentre le polemiche in terra partenopea si accendono, per Patti Smith è arrivato invece l’invito ad esibirsi nello spazio di Via della Conciliazione di proprietà del Vaticano per il concerto di Natale, dopo l’esperienza che la cantante ha fatto sul medesimo palco lo scorso anno. Diversamente dalle notizie pubblicate in queste ore, fanno sapere dall’entourage della cantante, l’invito non sarebbe però seguito al recente incontro della Smith con il Pontefice in San Pietro, durante il quale la cantante non ha avvicinato Papa Francesco, come invece scritto, per manifestare la sua volontà di suonare per il concerto di Natale. “Il periodo natalizio – spiega la Smith a proposito del concerto napoletano – rende l’occasione ancora più importante e unica, per il messaggio di amore reciproco che la nascita di Gesù diffonde. Non avrei mai immaginato che cantare in Chiesa potesse essere un problema o una fonte di preoccupazione e voglio rassicurare tutti che sarà un momento di gioia nostra e vostra, mia come madre e cantante, dei miei figli e sono certa di tutte le famiglie che vorranno venire ed unirsi a noi”