CASERTA – Nel nostro paese sono sempre più frequenti alluvioni, frane, disastri ambientali e idrogeologici. Da questa considerazione di grande e, purtroppo, drammatica attualità muove il lavoro di ricerca illustrato ieri all’Istituto statale di formazione secondaria superiore “Mattei” di Caserta promosso dall’Autorità di Bacino Liri Garigliano e Volturno e dalla provincia di Caserta in collaborazione con le scuole distribuite nelle quattro regioni che fanno capo all’Autorità (Campania, Lazio, Molise, Abruzzo) con alcuni atenei (Napoli, Sun, Sapienza, Cassino)

. “Abbiamo le mappe precise delle zone a rischio, ma ancora si continua a costruire sulle sponde dei fiumi” ha detto Maria Carmela Caiola, presidente della sezione provinciale di Italia Nostra. Da qui l’azione di screening messa in atto fra le scuole aderenti all’iniziativa e la successiva ricaduta educativa dell’operazione. L’importanza della conoscenza della vulnerabilità del territorio, della sensibilizzazione dei cittadini e della partecipazione convinta alla salvaguardia ambientale è stata sottolineata dal dirigente del “Mattei”, Roberto Papa. I risultati dell’indagine sono stati resi noti da Antonio Cardillo, dell’Università di Cassino. “Il dato saliente è il rapporto fra i giovani e il territorio: la maggior parte di essi ammette di percepirlo estraneo mentre ritengono non soddisfacente la qualità della vita”. Il Laboratorio ha, quindi, messo a punto i progetti di intervento sui territori attraversati dai fiumi. “Che sono – ha spiegato la responsabile del settore urbanistico ambientale dell’Autorità di Bacino, Raffaella Nappi – la creazione di parchi, il ripristino di vecchi attracchi mobili lungo i fiumi, la riqualificazione di complessi termali, l’organizzazione di eventi artistici e la promozione di concorsi di idee”.

 

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