E’ durato circa un’ora e mezza a partire da poco dopo le dodici, l’esame in camera di Consiglio di fronte alla III sezione del Consiglio di Stato degli appelli presentati dal Governo e da due associazioni sul caso De Magistris. I ricorrenti hanno impugnato la decisione del Tar Campania che di fatto ha reintegrato nella carica di sindaco di Napoli De Magistris dopo che era stato sospeso in base alla legge Severino. La decisione è attesa entro domani. Il sindaco di Napoli, intanto, si è detto fiducioso ed è convinto che l’appello sarà respinto. In caso contrario tornerà a fare il sindaco di strada.
“Abbiamo sostenuto di fronte al Consiglio di Stato che la necessità dell’amministrazione di restare integra: una sospensione può essere un vulnus nel funzionamento dell’amministrazione e questo è vero per qualsiasi amministrazione ma forse un pò di più per una città come Napoli”. Lo ha detto l’avvocato Fabio Ferrari, che ha rappresentato il comune di Napoli, costituitosi ‘ad adiuvandum’ al fianco di De Magistris nella causa di fronte al Consiglio di Stato relativa alla sospensione del primo cittadino di Napoli in base alla legge Severino. Uno dei problemi che secondo il legale del Comune potrebbe porsi se De Magistris fosse sospeso, è quello che riguarda “l’istituzione della città metropolitana: l’iter è già in corso ma ci chiediamo, può essere il vicesindaco ad istituirla? Questo la legge non lo dice. In questo modo non solo l’amministrazione è dimezzata, ma parte dimezzata anche la città metropolitana”.