“La riorganizzazione dell’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano, che è, e deve restare, il primo riferimento di struttura sanitaria del territorio, degno di un capoluogo di provincia, non può mortificare né il diritto alla salute dei cittadini né la professionalità di tante eccellenze mediche che vi lavorano”. La deputata Camilla Sgambato, in visita di recente presso l’azienda ospedaliera per chiedere il mantenimento della Breast Unit Senologia e la riapertura di un reparto detenuti, risponde all’appello lanciato qualche giorno fa dalle organizzazioni sindacali e sollecita i vertici ospedalieri a rivedere alcune delle scelte contenute nel recente atto aziendale emanato dalla direzione generale per il piano di rientro del settore sanitario. “I tagli – ribadisce la parlamentare – sono giusti quando rispondono comunque a criteri di efficienza e al rispetto dei più elevati standard di qualità dei servizi erogati. Faccio mie perciò le preoccupazioni di quanti ritengono che alcune delle scelte contemplate dall’atto aziendale rischiano di incidere negativamente su tutte le attività di alta specialità e di formazione che pure, contro ogni avversità ambientale, culturale e strutturale, in qualche modo si stavano affermando all’interno dell’ospedale, col pericolo di ridurlo di fatto quasi a semplice “pronto soccorso”. Questo cancellerebbe ogni speranza di qualificazione professionale e col tempo si rifletterebbe anche sulla qualità dell’assistenza offerta ai pazienti”. La deputata democratica che da diversi giorni ha avviato una serie di incontri con medici dell’azienda ospedaliera, ha garantito “il pieno sostegno per impedire ogni rischio di declassamento del nostro territorio, rispetto ad un bene supremo rappresentato dalla salute pubblica”.

 

 

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