I riscontri effettuati dagli inquirenti hanno fatto scattare l’allarme. L’assalto alla casa del sindaco di Casapesenna Marcello De Rosa non può essere considerato una “normale” rapina. Ci sono elementi per ipotizzare che si sia trattato di un’intimidazione. E quindi De Rosa ha bisogno della scorta. Il provvedimento sarà adottato molto probabilmente domani (3 dicembre) e sarà subito operativo. Lo scorso 26 novembre quattro banditi armati e a volto coperto hanno fatto irruzione nell’abitazione del sindaco. Hanno sequestrato la moglie, le due figlie di 3 e 6 anni, la baby-sitter e altre due donne. Poi hanno svaligiato la casa. Ma non si sono subito dati alla fuga. Hanno atteso l’arrivo del primo cittadino. E gli hanno puntato una pistola alla testa dicendogli con il tono spietato in stile camorristico “questo è quello che ti meriti per quello che stai facendo, pezzo di m…”. Solo allora si sono dileguati facendo perdere le loro tracce, rubando anche l’auto del primo cittadino, poi ritrovata a Succivo. Insomma, un raid inquietante e con modalità diverse da quelle solitamente adottate da criminali comuni. Anche Federico Cafiero De Raho, procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, in passato coordinatore della Dda di Napoli, ai microfoni di Campania Notizie, ha manifestato la sua preoccupazione e la convinzione che non si sia trattato di una “semplice” rapina ma di un atto intimidatorio. Già da domani dunque De Rosa dovrebbe essere scortato. Saggia decisione. Lo Stato c’è.
Mario De Michele