Sarà ‘Il Trovatore’ di Giuseppe Verdi ad inaugurare la nuova stagione lirica del Teatro di San Carlo il prossimo 12 dicembre alle 20,30. Sul podio il direttore Nicola Luisotti alla guida di Orchestra e Coro stabili, ‘special guest’ di questo nuovo allestimento Michal Rovner, artista israeliana che firma istallazioni e proiezioni. La regia è affidata Michal Znaniecki, applauditissimo in Onegin lo scorso febbraio. L’opera più amata del tempo di Verdi, melodramma a tinte forti in quattro atti ricchi di tensione e spirito cavalleresco, torna al Massimo napoletano dopo 10 anni di assenza (repliche fino al 20 dicembre). ”Credo che in quest’opera vada esaltata proprio l’emotività e il carattere di ogni personaggio – spiega Luisotti – e il segno musicale ci indica quale e quanta emozione dobbiamo imprimere ad ogni carattere o situazione specifica. Il Trovatore richiede molta forza anche fisica agli interpreti per essere rappresentato con efficacia. La trama, spesso definita troppo oscura o intricata, io la trovo invece chiarissima e magnificamente intessuta nel libretto e nella musica. Trovatore é un punto di svolta importantissimo nella storia del melodramma italiano.” Per Znaniecki ”Trovatore rappresenta l’archetipo dell’opera lirica, L’opera perfetta la cui storia complicata richiede l’ apporto di un regista che abbia estremo rispetto per il testo e per la musica. Un elemento caratterizzante di Trovatore é il dualismo del carattere dei singoli personaggi. La zingara ad esempio é un leader che carica di ideologia e spirito combattivo il proprio popolo, ma subito dopo diviene quasi una madre napoletana ferita e sofferente. La figura più interessante e difficile é probabilmente proprio il Conte di Luna e la mia sfida è riuscire a far amare dal pubblico un personaggio che si è considerato per troppo tempo come negativo”. Centrale nell’allestimento l’apporto della Rovner. ”un’artista dalla sensibilità unica – commenta il regista – abbiamo deciso di concentrarci in particolare sul personaggio e l’animo di Leonora, entrando nei suoi percorsi emotivi più intimi e traducendoli in proiezioni materiche, talvolta deformate, sui vari elementi della scenografia, in modo che ci restituiscano il senso di smarrimento dal quale il personaggio deve emergere per compiere il proprio personale destino e quello dell’intera vicenda”. Nel team creativo anche Luigi Scoglio che firmerà le scene e Giusi Giustino per i costumi. Nel cast vocale Marco Berti e Alfred Kim interpreteranno Manrico, Lihanna Haroutunian e Anna Pirozzi saranno Leonora, il conte di Luna avrà la voce di Juan Jesús Rodríguez e George Petean, a vestire i panni di Azucena Ekaterina Semenchuk e Enkleida Shkosa, mentre Carlo Cigni sarà Ferrando, Elena Borin sarà Ines e Enrico Cossutta interpreterà Ruiz.il coro è preparato da Marco Faelli. Anche quest’anno il Teatro San Carlo rinnova il suo impegno per il sociale, si comincia con ‘Fate presto: restituiamo il futuro ai ragazzi di Napoli’, il progetto del Rotary Club Napoli Posillipo, che è stato abbinato alla prova generale aperta del 10 dicembre e a cui sarà devoluto parte di quell’incasso.