«Apprendiamo con grande preoccupazione del grave episodio incendiario che si è verificato ieri presso la sede dell’associazione Asharam di Castellammare, all’interno di un bene confiscato del quartiere di Santa Caterina, che è presidio di Libera e della Casa della Pace e della Non Violenza e dà ospitalità a migranti richiedenti asilo. Richiediamo da subito che tutte le istituzioni, cittadine, regionali e nazionali, facciano sentire la loro presenza e si stringano attorno a quella che è una delle migliori e più longeve esperienze di riutilizzo di un bene sottratto alla camorra» il Presidente della Commissione Regionale Antonio Amato commenta così le notizie sull’incendio che si è verificato nella tarda serata di ieri presso i locali dell’associazione che sorge in un bene confiscato di Castellammare «A quanto pare ieri notte è stato appiccato un incendio fuori la sede dell’associazione, mentre gli ospiti migranti, spaventati e intossicati dal fumo, hanno iniziato a scappare. Le indagini sono in corso, e seppure per ora tutto sembra rimandare comunque ad un atto doloso, saranno gli inquirenti a chiarire cosa ha realmente determinato questo episodio. Di certo, però, bisogna immediatamente alzare la guardia e non lasciare soli i ragazzi di quest’associazione: troppo importante la loro azione sociale, di contrasto alla camorra, di legalità, di accoglienza, per non temere che qualcuno abbia voluto inviare un brutto segnale. La camorra nel vesuviano sta riorganizzandosi, crescono contemporaneamente fenomeni di intolleranza e nuovo razzismo che, come dimostra Roma, si collegano spesso a cricche affaristico malavitose. Chi come l’Asharam contrasta da sempre tutto questo» conclude Amato «può diventare scomodo e se lasciato solo potrebbe essere preso di mira. Non possiamo in alcun modo permettere che passi anche solo un segnale del genere. Serve una grande mobilitazione di tutti, ma che non sia di facciata, solidarietà da passerella, piuttosto metta in campo azioni concrete di sostegno a chi come questi ragazzi ogni giorno si schiera e lavora a favore dei più deboli e contro la camorra»