Il Tribunale del Riesame di Napoli ha annullato il divieto di dimora a Napoli e nella provincia di Caserta emesso dal gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) nei confronti dell’ex presidente del Consiglio regionale della Campania, Paolo Romano, “per carenza di esigenze cautelari”. Lo rende noto il legale dell’ex presidente del Consiglio regionale, avvocato Lelio della Pietra. Grazie a questa decisione Paolo Romano – è scritto ancora nella nota – potrebbe anche rientrare a far parte del Consiglio regionale della Campania. Paolo Romano finì agli arresti domiciliari lo scorso 20 maggio, nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere per tentata concussione ai danni del direttore generale dell’Asl di Caserta Paolo Menduni. Romano, a seguito di quel provvedimento, si dimise dalla presidenza dell’organismo legislativo campano e rinunciò alla candidatura per conto di Ncd alle elezioni europee. Gli arresti domiciliari nei confronti dell’ex presidente del Consiglio regionale furono revocati lo scorso 17 giugno. Paolo Romano ha ottenuto la revoca della misura cautelare dopo circa sette mesi – è scritto ancora nella nota – anche perché la competenza territoriale del fascicolo è stata spostata più volte tra il Tribunale di Napoli e quello di Santa Maria Capua Vetere. Il Tribunale della Libertà, infatti, si è pronunciato con riferimento all’ultima ordinanza emessa il 21 novembre scorso. L’ex presidente del Consiglio Regionale della Campania Paolo Romano, potrà ora tornare a vivere nella sua abitazione di Capua (Caserta). Si era dimesso dalla carica di presidente dell’Assise regionale mentre in Consiglio era stato sostituito, in quanto impedito temporaneamente, dal primo dei non eletti, l’attuale sindaco di Alvignano Angelo Di Costanzo. “Con il venir meno della misura – spiega l’avvocato del politico Nicola Garofalo – Paolo Romano potrà tornare in Consiglio regionale; ciò accadrà dopo la notifica del provvedimento in Regione”.