Slitta la sentenza della Corte d’Appello di Salerno sulla incompatibilità di Vincenzo De Luca (sindaco di Salerno e contemporaneamente viceministro al tempo del governo Letta). I componenti del secondo collegio (presidente Pasquale Perretti, giudici a latere Rotunno e Ferrante) si sono riservati di decidere anche in ordine all’ accoglimento della richiesta dei difensori di alcuni cittadini che si sono costituiti in giudizio, nonché degli amministratori comunali, di rinviare il tutto ad una ulteriore udienza del 16 aprile. Questo l’esito dell’udienza in programma oggi. Il legale di De Luca, Angelo Clarizia, ha ribadito la linea difensiva del suo assistito: ”La seconda carica era meramente onoraria, senza una rilevanza concreta. Il sindaco, infatti, e’ stato nominato ma non aveva alcuna delega. È vero che vi è un conflitto di interessi quando è presente un cumulo di attività, ma se lui non aveva ricevuto alcuna delega, come faceva a valutare le eventuali incompatibilità?”. Il giudice aveva fissato l’udienza di oggi accogliendo l’istanza di acquisizione del procedimento presentata dai parlamentari ‘grillini’ Cioffi, Pisano e Giordano autori anche della prima denuncia. L’avvocato Oreste Agosto, del collegio difensivo dei ‘Grillini’, ha chiesto alla Corte ”una decisione perché i cittadini vogliono sapere se De Luca, in questi due anni, era legittimato a fare quello che faceva. Il sindaco, peraltro decaduto, ha continuato ad esercitare il suo mandato. Stiamo parlando di un dispendio notevole di soldi. Vogliamo solo che si agisca secondo buon senso”. Il processo d’appello aveva subito uno stop a inizio dicembre per la morte dell’avvocato di De Luca, Edilberto Ricciardi. In primo grado De Luca è stato condannato e ritenuto incompatibile per i due incarichi ricoperti.


 

 

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