“Non parteciperò al voto”. Così il senatore Vincenzo D’Anna, vicepresidente del gruppo Grandi Autonomie e Libertà, intervenendo nell’Aula di Palazzo Madama. “Alcuni di noi – ha detto – stanno vivendo un dramma nel dramma. Il primo di non voler votare una legge che e’ un guazzabuglio: si permette infatti ai parlamentari di diventare tali pur avendo fonti di legittimazione diverse, come se facessimo un concorso e lo vincesse sia chi il tema lo ha copiato sia chi lo ha svolto. In un Parlamento in cui si potrà arrivare al 50-60% di nominati come farà un parlamentare a contestare chi comanda?”. E poi, ha aggiunto, “vivo anche il dramma di iscritto a Forza Italia. Ma chi lo ha cacciato Silvio Berlusconi da quest’Aula se non la maggioranza capeggiata da Renzi? Noi stiamo impiccando Forza Italia, stiamo trasformando il centrodestra in una palingenesi di un partito che c’è ma che nessuno nomina sulla scorta di un Patto sul quale tutto si costruisce ma che nessuno conosce. Se tutto ciò che facciamo nasce dall’ignoranza noi non possiamo edificare il bene se il bene non è dichiarato: in politica i fini sono rilevati dal mezzo, se il mezzo non è chiaro le finalità dell’azione politica resteranno opache. Ecco perché io non voterò”.