La Lega ha salutato con un applauso ironico la fine dell’intervento di Mario Monti in Senato. Dai banchi del Carroccio sono partite urla: “Vergogna, vergogna”. Dopo la ripresa della seduta, la Lega aveva in un primo momento mostrato indifferenza di fronte alle parole del premier, ma poi aveva ripreso a rumoreggiare. “Non con piu’ tasse che si cresce”, ha urlato Federico Bricolo al premier che parlava di politiche per la crescita.
Dopo l’intervento di Monti, ha preso la parola Massimo Garavaglia della Lega e la maggior parte dei deputati del Pd ha lasciato l’Aula. “Alcuni organi d’informazione hanno erroneamente riportato la notizia secondo cui il governo Monti avrebbe deciso di portare a 65 anni anche i vitalizi dei parlamentari. Decisione che sottoscriviamo pienamente ma che in realta’ e’ stata presa in totale autonomia dal Parlamento e che comunque era gia’ prevista per i parlamentari eletti dopo il 2006 secondo il decreto presidenziale del 23 luglio 2007”. Lo scrivono in una nota i deputati della Lega Nord, Matteo Bragantini e Raffaele Volpi. “Il governo ha invece previsto, nell’articolo 23 comma 6 della manovra, che ai dipendenti pubblici che diventano ministri o sottosegretari il periodo di aspettativa venga considerato “utile ai fini dell’anzianita’ di servizio e del trattamento di quiescenza e di previdenza (Tfr), con riferimento all’ultimo trattamento economico in godimento”. Questo dimostra come questo governo, che chiede sacrifici agli italiani, si sia invece sistemato bene le proprie situazioni economiche e previdenziali. Se, come dicono, sono servitori dello Stato, potevano benissimo dedicare un anno della loro vita al Paese ricevendo “solo” il compenso da ministri o sottosegretari, visto che il loro trattamento economico come dipendenti statali e’ gia’ ben retribuito”. “Per gli anni 2012 e 2013 l?aliquota è stabilita rispettivamente nella misura del 10 e del 13,5 per mille”. E’ quanto prevede un emenamento alla manovra approvato questa notte dalle commissioni Finanze e Bilancio della Camera. I capitali scudati saranno soggetti a un’imposta di bollo speciale annuale del 4 per mille. Per il 2012 l’aliquota sara’ del 10 per mille e per il 2013 passera’ dal 10 per mille al 13,5 per mille. Il Senato non potra’ emendare la manovra. A chiarirlo e’ stata Anna Finocchiaro. “Non credo ci siano spazi per correzioni della manovra, quando arrivera’ al Senato sara’ blindata”, ha assicurato la presidente dei senatori del Pd ai cronisti. Roma, 14 dic. – Il Pd ha presentato tre emendamenti alla manovra. La decisione e’ stata presa per recuperare su quello che il gruppo Pd definisce “un colpo di mano” del presidente della commissione Finanze Gianfranco Conte. Gli emendamenti per evitare penalizzazione lavoratori precoci che rischiano di andare in pensione con forti decurtazioni, per ripristinare il testo originale sulla liberalizzazione della vendita dei farmaci e per far rientrare strade e autostrade nell’Autorta’ sui trasporti.