‘Io sto con la sposa’, il film che ha incantato l’ultima Mostra del Cinema di Venezia, protagonista del nuovo appuntamento con il cineforum di Duel Village e Caserta Film Lab. Martedì 10 alle ore 21.00 e mercoledì 11 febbraio alle ore 17:30 riflettori accesi sul piccolo capolavoro realizzato da Gabriele del Grande, giornalista e autore del blog Fortress Europe, Khaled Soliman Al Nassiry, poeta e scrittore palestinese siriano e Antonio Augugliaro, editor e regista televisivo, che racconta in presa diretta una storia fantastica, e al tempo stesso drammaticamente vera accaduta sulla strada da Milano a Stoccolma tra il 14 e il 18 novembre 2013.

 

 

Un finto corteo nuziale inscenato dagli stessi autori, sfidando le regole e i controlli della Fortezza Europa, per permettere a cinque ragazzi in fuga da un paese in guerra di avere un futuro migliore. Obiettivo del film è infatti mostrare attraverso questo atto di disobbedienza civile che rispettare le regole della frontiera significa rendersi complici di una ingiustizia. Il riferimento va alle migliaia di morti nel Mediterraneo di persone che fuggono da violenze e persecuzioni. Un altro tema di grande attualità affrontato con coraggio dal cinema documentario. In sala prima della proiezione ci sarà un intervento dei rappresentanti dell’Unhcr, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, e dei volontari del centro sociale ex Canapificio di Caserta, da anni attivi sul fronte dell’immigrazione.

 

LA TRAMA

Un poeta palestinese siriano e un giornalista italiano incontrano a Milano cinque palestinesi e siriani sbarcati a Lampedusa in fuga dalla guerra, e decidono di aiutarli a proseguire il loro viaggio clandestino verso la Svezia. Per evitare di essere arrestati come contrabbandieri però, decidono di mettere in scena un finto matrimonio coinvolgendo un’amica palestinese che si travestirà da sposa, e una decina di amici italiani e siriani che si travestiranno da invitati. Così mascherati, attraverseranno mezza Europa, in un viaggio di quattro giorni e tremila chilometri. Un viaggio carico di emozioni che oltre a raccontare le storie e i sogni dei cinque palestinesi e siriani in fuga e dei loro speciali contrabbandieri, mostra un’Europa sconosciuta. Un’Europa transnazionale, solidale e goliardica che riesce a farsi beffa delle leggi e dei controlli della Fortezza con una mascherata che ha dell’incredibile.

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