Presentava molteplici fratture il corpo di Achille Mestichelli, il detenuto del carcere di Ascoli morto nell’ospedale di Ancona, dove era stato ricoverato in seguito a quella che era stata descritta come una caduta dovuta alla spinta di un compagno di cella tunisino, ora indagato per omicidio preterintenzionale.

L’autopsia ha riscontrato la frattura del cranio, di 7 costole, una vertebra, del bacino e della milza, ”non compatibili con una semplice caduta” dice il legale della famiglia.

 

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