Sembra impossibile ma esiste: è un gigantesco buco nero con una massa 12 miliardi di volte quella del Sole e nato all’alba dell’Universo, appena 900 milioni di anni dopo il Big Bang. A scovarlo è stato Xue­Bing Wu, dell’Università di Pechino, a capo di un gruppo internazionale che ha descritto su Nature questo enigmatico mostro cosmico la cui esistenza spinge a rivedere le attuali conoscenze sull’universo primordiale.

“La formazione di un buco nero così grande e così precocemente ­ ha spiegato Fuyan Bian, dell’Università Nazionale Australiana e che ha partecipato al lavoro ­ è difficile da interpretare sulla base delle teorie attuali”. Si tratta di un oggetto formatosi nelle prime fasi di formazione dell’Universo e risulta ad oggi il più ‘brillante’ oggetto antico mai conosciuto e teoricamente, secondo le attuali conoscenze, ‘impossibile’. Il mistero da risolvere è infatti capire come possa essere cresciuto così rapidamente: “dovrebbe aver divorato ­ ha spiegato Adriano Fontana, dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) ­ l’equivalente della Grande Nube di Magellano, una galassia nana compagna della Via Lattea, in appena qualche centinaio di milioni di anni!”.

 

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