Ailano, un’intera comunità sconvolta quella che anche oggi si chiede com’è possibile morire a 27 anni senza un perché. Un poco di vomito, questo l’unico sintomo che accusava il giovane Andrea Leone, 27 anni di Ailano, che la notte tra il 23 e il 24 febbraio è deceduto lasciando tutti senza parole. Quella diagnosticata dal medico curante era influenza, ma Andrea si mostrava ai suoi familiari molto preoccupato. Fino a quando durante la notte i suoi familiari lo hanno soccorso, trovandolo quasi senza vita, nel letto. Poteva salvarsi? Oggi tutti, parenti, amici e semplici conoscenti, si chiedono questo. “Dopo che il medico di base ha detto si trattasse di influenza, abbiamo chiamato il 118 che prima ci ha mandato la guardia medica e poi, dopo un’ora, gli operatori. Anche la guardia medica ci ha confermato la diagnosi di semplice influenza ma Andrea non aveva neppure la febbre. Quando sono arrivati gli operatori del 118, ripeto, dopo un’ora, mio figlio era ancora vivo. Hanno preso il defibrillatore ma era scarico. Attendiamo che si svolga l’esame medico legale per accertare l’orario della morte, soprattutto, e poi denuncerò tutti”. Lasciano con il fiato sospeso le parole del papà, Michele Leone, ancora sconvolto e assetato di giustizia. Toccanti le parole espresse dal sindaco Vincenzo Lanzone che sui social network lo ricorda così: “Solo nel nome di Dio possiamo trovare la forza per andare avanti, vicende del genere, contro natura, ti fanno sprofondare nello sconforto e nella tristezza, ma allo stesso tempo mi rallegra la certezza che lassù abbiamo un nuovo angelo custode che ci guida e ci protegge…riposa in pace carissimo Andrea e che Dio aiuti i tuoi familiari e noi tutti a superare questo momento difficile, dire ci mancherai è scontato, ma in verità, con il cuore infranto, mancherà alla nostra comunità quella persona pacata, di buona famiglia e di sani principi che con il sorriso stampato sulla bocca trasmetteva voglia di vivere…spero un giorno di poterti riabbracciare lassù al cospetto di nostro Signore.”


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