NAPOLI – Lunedi’ 19 dicembre alle 17 nella Biblioteca De Marsico a Castel Capuano a Napoli sara’ inaugurata la mostra “Castel Capuano palazzo di Giustizia: progetti di restauro e trasformazioni al tempo dell’Unita’”. Sara’ aperta dal 20 dicembre al 31 marzo nei giorni feriali (lunedi’-venerdi’ 9-18 e sabato 9 -13).
All’inaugurazione dell’esposizione, promossa dal ministero per i Beni e le Attivita’ culturali – Soprintendenza per i Beni architettonici, in occasione del 150esimo anno dell’Unita’ Nazionale, interverranno il direttore regionale Gregorio Angelini, il soprintendente Stefano Gizzi, il presidente della Corte d’Appello Antonio Buonajuto, il presidente della Fondazione Castelcapuano Floretta Rolleri e l’assessore alla Cultura del Comune di Napoli Antonella Di Nocera. Oggetto della mostra, allestita nella nuova aula espositiva a pianterreno del cortile principale, e’ il progetto di restauro elaborato tra il 1856 e il 1858 da Giovanni Riegler, ingegnere direttore del Corpo dei Ponti e Strade dell’amministrazione borbonica, pubblicato nel 1861 con una dedica piena di speranza al nuovo Stato unitario. Sono presenti in mostra i grafici di mano di Riegler conservati nell’Archivio di Stato di Napoli, alternati alle litografie corrispondenti alle tavole perdute. Intorno a questo nucleo di documenti sono esposti dipinti, acquerelli, stampe e disegni nei quali compare l’immagine di Castel Capuano, dal Seicento al Novecento, in particolare la Veduta della Vicaria al tempo di Masaniello, attribuita ad Ascanio Luciani e La veduta della facciata meridionale di Giuseppe Castiglione, commissionata per documentare lo stato dei luoghi prima del restauro. Un ampio apparato didattico e un video interattivo illustrano le trasformazioni dell’area e dell’edificio – da cio’ che di epoca greco romana e’ “sotto il castello”, al periodo angioino, aragonese e vicereale, sino ai giorni nostri – attraverso la cartografia storica e le testimonianze figurative. Hanno collaborato con prestiti di opere il Museo di San Martino, la Pinacoteca Provinciale di Bari, la Provincia di Napoli, l’Archivio di Stato e diverse collezioni private. La mostra e’ a cura di Amalia Scielzo e Annalisa Porzio, con la collaborazione del Servizio Educativo della Soprintendenza per i Beni Architettonici e dell’Ufficio Scavi Napoli della Soprintendenza Archeologica e il sostegno dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli.