La violenza domestica non sia mai più invisibile: è questo l’obiettivo della campagna che quest’ anno, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, lanciano Avon Italia e Fondazione Pangea. ‘#maipiuinvisibile’ è il titolo dell’iniziativa che comprende una raccolta fondi (tramite il numero 45591 di sms solidale) per sostenere, dal 5 al 19 marzo, i centri antiviolenza di Bari, Messina, Caserta, Olbia e Potenza.

”I Centri Anti Violenza ­ spiegano gli organizzatori ­ sono luoghi dove ogni donna si può recare nella massima riservatezza e gratuitamente per richiedere informazioni e ricevere ascolto e supporto. Alcuni sono anche in grado di offrire alloggio temporaneo per le donne che sono in grave pericolo di vita. Ma, a causa dei finanziamenti pubblici insufficienti, alcuni di essi sono a rischio chiusura”. Inoltre, la campagna avrà momenti di sensibilizzazione attraverso una serie di eventi di piazza: il 7 marzo a Bari, il 10 a Palermo, il 12 a Napoli, il 14 a Olbia e il 17 a Firenze. I numeri, d’altronde, sono drammatici: secondo un’indagine del 2014 il 22% delle donne intervistate ha subito violenza sessuale e/o fisica all’interno di una relazione di coppia esistente o conclusa, il 43% è stato esposto a violenza psicologica, il 5% ha subito violenza economica e il 9% stalking. Secondo l’Indagine Istat del 2006, in Italia oltre 6 milioni di donne tra i 16 e i 70 anni hanno subito almeno una volta nella vita un atto di violenza fisica o sessuale. E un’indagine condotta ogni anno dalla Casa delle Donne di Bologna registra come solo nel 2013 sono stati 134 i femminicidi. Infine, la Rete nazionale dei Centri antiviolenza D.i.Re segnala che dal 2012 al 2013 c’è stato un incremento del numero di donne che si sono rivolte ai Centri antiviolenza pari al 20%: si è passati da 15.201 a 18.521 donne.

 

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