Nell’attacco al campus universitario di Garissa in Kenya alcune persone sono state decapitate dagli al Shabaab. Lo rivelano testimoni a media africani. “Più di 70 morti” al campus di Garissa in Kenya attaccato oggi dagli al Shabaab somali.

Lo rende noto il ministro dell’Interno kenyano Joseph Nkaissery, aggiornando il bilancio della strage jihadista. Il gruppo estremista islamico somalo ha preso in ostaggio un gruppo di studenti. Lo riporta la Bbc online. Gli estremisti avrebbero separato gli studenti cristiani da quelli musulmani e rilasciato 15 studenti musulmani, ha detto un portavoce del gruppo. Non si hanno al momento notizie di oltre 500 studenti. Secondo il ministro degli Interni, di 815 studenti, ne mancherebbero all’appello esattamente 535. Le regioni del nord e dell’est del Kenya, ai confini con la Somalia, sono state spesso vittime di attacchi rivendicati dal gruppo islamista somalo al-Shabaab. Nel 2013 Al-Shabab ha attaccato il centro commerciale Westgate Mall di Nairobi, provocando decine di morti. Il mese scorso il gruppo ha rivendicato gli attacchi nella contea di Mandera, sul confine con la Somalia, in cui sono rimaste uccise 12 persone, incluse quattro che erano al seguito del governatore Ali Roba. Dati statistici forniti dalla polizia indicano che 312 persone sono rimaste uccise in attacchi sferrati da Al-Shabab in Kenya dal 2012 al 2014. Nello stesso periodo 38 persone sono morte e 149 sono rimaste ferite proprio a Garissa.

 

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