BENEVENTO – “Un ex ministro della Giustizia ha il dovere di rispettare qualsiasi giudizio che lo riguarda, ma in questo caso, prendendomi una licenza, lo ritengo illogico ed inverosimile”. Così il leader de “I Popolari per il Sud -Udeur”, Clemente Mastella commenta la decisione del Gup di rinviare a giudizio lui e la moglie Sandra, insieme ad altre 12 persone, nell’ambito dell’ inchiesta sul centro commerciale i”Sanniti” di Benevento.

“Dire che sia un fulmine a ciel sereno – dice Mastella – significherebbe da parte mia dire una bugia. Confermo invece sia per me che per mia moglie, che non abbiamo mai messo in tasca un euro, di non aver mai chiesto un euro a nessuno e di esserci sempre mossi nell’ambito della legalità. Mentre auguro a tutti un felice Natale, rivolgendomi ai cittadini e ai miei elettori, parlando anche a nome di mia moglie, voglio dire che questa insensata vicenda non scalfisce né la nostra dignità, né la nostra credibilità. A questo punto – continua l’ex Guardasigilli – auspico solo un giudizio rapido, severo e sereno dove i magistrati, nel processo, potranno valutare assurdità, negligenze, criteri valutativi diversi tra figli e figliastri e tante altre anomalie.” “Certo, essere accusati tra l’altro di aver fatto pressioni indebite su dipendenti pubblici del Comune di Benevento che neppure conosco – ah concluso – lascia l’amaro in bocca. Peraltro davanti al giudice ho dichiarato, e lo farò anche nel processo, che laddove avessi perpetrato una simile azione mi sarei dimesso da Parlamentare Europeo. E questo lo confermo”.

 

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