Franco Alfieri si tira fuori dalla mischia per la corsa alle elezioni regionali. E dalle polemiche. Dopo la “violenta” richiesta di esclusione avanzata da Assunta Tartaglione nell’assemblea del Pd, il sindaco dimissionario di Agropoli ha fatto un passo indietro. Si è reso contro che di fronte alla durissima presa di posizione del segretario campano dei dem e al tritacarne mediatico non ci sono le condizioni per affrontare la campagna elettorale. E soprattutto avrà capito che Lorenzo Guerini non avrebbe cambiato idea: “No ai rinviati a giudizio nelle liste”. Dal maggio del 2014 Alfieri è sotto processo per corruzione nell’inchiesta “Due Torri” su presunti appalti pilotati della Provincia di Salerno. Insieme a lui sono coinvolte altre 79 persone, tra cui tecnici e politici che tra il 2001 e il 2008 facevano parte della squadra amministrativa della Provincia. All’epoca Alfieri era assessore ai Lavori Pubblici. Secondo l’accusa sarebbero 54 le gare di appalto pilotate. Un macigno giudiziario che ha affossato la sua candidatura alle regionali. L’altra bocciatura è stata decretata dalla Tartaglione (sempre su input romano) nei confronti di Dionigi Magliulo, sindaco dimissionario di Villa di Briano, sostenuto dall’eurodeputato Nicola Caputo. È stato rinviato a giudizio direttamente dal pm per corruzione elettorale. Durante la drammatica assemblea regionale ha spiegato per filo e per segno la sua situazione. Che in verità è molto più leggera rispetto a quella di Alfieri. Ma la Tartaglione è stata ugualmente brutale. E ha chiesto la sua esclusione dalla lista. Al momento in cui scriviamo è in corso la segreteria regionale proprio sul caso Magliulo. Il caputiano Peppe Roseto si batterà fino alla morte per ribaltare un risultato che appare scontato. Per salvare Magliulo servirebbe un miracolo. Che però dovrebbe avvenire a Roma. Napoli (Tartaglione) non conta nulla. L’ultima parola spetta a Guerini. Il vicesegretario nazionale difficilmente tornerà sui suoi passi. Ma finché c’è vita c’è speranza. Anche se ridotta al lumicino.

Mario De Michele

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui